Sabato 18 Maggio 2024
SILVIA MASTRANTONIO
Cronaca

Colosseo chiuso: Renzi, è scontro con la Camusso. Arriva il decreto anti scioperi

"No alla cultura in mano ai sindacati". Musei tra i servizi essenziali

Colosseo chiuso ai turisti (Ansa)

Colosseo chiuso ai turisti (Ansa)

Roma, 19 settembre 2015 - COTTO e mangiato. Assemblea sindacale al Colosseo di mattina (con corollario di brutta figura mondiale) decreto legge la sera per inserire i musei e i beni culturali tra i «servizi pubblici essenziali» nell’ambito delle norme sul diritto di sciopero. Il che significa che le proteste potranno esserci ma saranno più "difficili", come accade (o dovrebbe accadere) per aerei e treni e come ha spiegato il premier al termine del Consiglio dei ministri. Nessun diritto leso, ha aggiunto Renzi, ma qualche attenzione in più per "le persone che fanno migliaia di chilometri e spendono migliaia di euro per venire da noi". Il presidente del Consiglio ha poi citato l’esempio di amici che hanno raccolto, in treno verso Firenze, lo sfogo di alcuni americani che non avevano potuto visitare il Colosseo. "Non è pensabile che l’Italia che riparte non sia in condizione di accogliere con un abbraccio i turisti che vengono da lontano".

LA DECISIONE sul decreto era maturata il mattino e il premier l’aveva anticipata su Twitter: "Non lasceremo la cultura ostaggio di quei sindacalisti contro l’Italia". Il ministro Franceschini l’aveva ribadito: "La misura è colma" e anche se il responsabile del Mibact aveva precisato: "Non tocchiamo i diritti dei lavoratori, tuteliamo i turisti e tutti i visitatori». Le regole del decreto varranno per tutti i musei e i luoghi di cultura, senza fare distinzione tra statali, comunali, pubblici e privati" ha poi precisato Franceschini. Oltre va soltanto Angelino Alfano che invoca la riforma del diritto di sciopero pensata da Sacconi e, al momento, solo all’inizio dell’iter parlamentare. Ma sarà una questione successiva. 

DINANZI alle accuse i sindacati ricordano i motivi dell’agitazione nazionale che ieri ha sconcertato i turisti a Roma. Mancato pagamento delle indennità di turnazione per le aperture straordinarie (la sera, i festivi, il primo maggio), vuoti di organico. E sul preavviso, tutto nella norma come confermato dal Garante.  La Cgil accusa direttamente Franceschini e poi ci mette dentro anche il sindaco Marino: "Dovevano sapere". La Camusso punta contro il governo: "Essere servizio essenziale non vuol dire non poter fare scioperi o assemblee. Le assemblee sono una forma di democrazia". Anche la Furlan, della Cisl, invita alla prudenza perché sull’onda di una figuraccia non si mettano in discussione conquiste di anni dei lavoratori. Barbagallo (Uil) è con lei. I sindacati sulla questione stanno valutando anche uno sciopero nazionale; Maurizio Lupi, ex ministro del governo Renzi tuona: "Sindacati che chiudono Colosseo e Fori in faccia a ignari turisti stranieri fanno male anche a te. Digli di smettere". Matteo Orfini, presidente del Pd non ha dubbi: si può discutere sulla protesta ma le rivendicazioni sono giuste. 

LA LEGA attacca duro con Salvini e Calderoli parlando di "figuraccia di Renzi" e consigliando all’esecutivo di lasciar perdere con la candidatura per le Olimpiadi. Anche perché non era la prima volta. Gli scivoloni precedenti si erano consumati a Pompei in giugno (tutto sbarrato) e ancora prima, nel 2013, sempre al Colosseo. Anche allora "Non doveva succedere più". O almeno si diceva così.