Giovedì 25 Aprile 2024

Israele, attentato a Beersheva: 6 feriti, un morto. Ucciso un assalitore. E l'Isis incita la violenza

L'altro attentatore in fin di vita. Eretto un nuovo muro a Gerusalemme est tra quartiere ebraico e rione palestinese

Il nuovo muro eretto a Gerusalemme est (Ansa/ Abir Sultan)

Il nuovo muro eretto a Gerusalemme est (Ansa/ Abir Sultan)

Tel Aviv, 18 ottobre 2015 - Continua la tensione in Israele, in questa terza settimana dell'Intifada dei coltelli. Due attentatori sono entrati in azione nei pressi della stazione degli autobus di Beersheva, questa volta armati di fucile e pistola. Sette i feriti: la polizia fa sapere che si tratta di quattro agenti, due civili e un soldato. Uno è un cittadino straniero, dice la polizia, senza precisare per ora se abbia partecipato all'attentato o se sia stato colpito per errore dagli agenti. Secondo alcuni media si tratta di un eritreo. La televisione commerciale Canale 2 riporta che uno degli israeliani feriti nell'attentato palestinese di Beersheva è morto in un ospedale cittadino. Finora non c'è conferma ufficiale. Uno dei due assalitori palestinesi è stato ucciso, mentre il secondo sarebbe in fin di vita. 

E proprio in questo periodo di attacchi terroristici, l'Isis lancia in rete un nuovo video dal titolo 'Messaggio ai Mujahideen di Gerusalemme, decapitate gli ebrei'. Lo riferiscono gli esperti di monitoraggio dell'estremismo sul web. Il video, di circa 9 minuti, celebra gli attentati ed esorta a "decapitare gli ebrei". Nel video, segnato dal logo 'ufficiale' dell'Isis, 4 membri di Ansar Beit al Maqdis, il ramo egiziano dello Stato islamico, invitano alla 'guerra santa' in Israele. Si citano le "profanazioni" della moschea al Aqsa a Gerusalemme, e scorrono le immagini delle vittime palestinesi, e dei militari israeliani "da colpire", tra quelle dei pick up armati in azione nel Sinai. Non mancano gli strali contro la Lega Araba, Abu Mazen e Hamas, "non in grado" di difendere i palestinesi, secondo quanto affermato dai componenti dell'Isis. Proprio oggi il premier israeliano Benyamin Netanyahu aveva annunciato di voler colpire le fonti finanziarie del Movimento islamico nel paese, considerato "il primo istigatore". "Oggi - ha detto - cominceremo a prendere azioni contro l'istigazione, incluso il Movimento islamico, che è il primo istigatore, e in particolare le sue risorse finanziarie". Netanyahu ha inoltre respinto formalmente la proposta francese per una presenza di osservatori internazionali sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme. "Israele garantisce lo status quo. Israele - ha aggiunto - non è il problema ma la soluzione". 

Inoltre, nella giornata di oggi a Gerusalemme è stato eretto un nuovo muro di cemento per impedire il lancio di sassi e bottiglie incendiarie dal rione palestinese di Jabal Mukaber e il vicino quartiere ebraico di Armon HaNatziv. Secondo i media si tratta di poche decine di metri rimovibili nel momento in cui finiranno le attuali violenze. Il nuovo muro è stato eretto a protezione degli abitanti israeliani della via Meir Nakar, che trovandosi a ridosso di Jabel Mukaber nelle ultime settimane sono stati sottoposti a ripetuti attacchi di sassi e bottiglie incendiarie. In un tratto le abitazioni ebraiche sono state già protette da alte reti di metallo che a quanto pare non danno ancora la necessaria sicurezza. Alla base del nuovo muro di cemento c'è scritto: 'Blocco poliziesco temporaneo immediato'. Le lastre di cemento sono solo appoggiate sull'asfalto e possono essere rimosse in breve tempo. Da Jabel Mukaber sono giunti alcuni degli attentatori palestinesi entrati in azione questo mese. Il muro, per il momento, sarebbe lungo alcune decine di metri, e non impedisce di per sé agli abitanti di Jabel Mukaber di raggiungere gli altri rioni della città. Il portavoce del ministero degli esteri Emanuel Nahshon ha spiegato: "Non ha valore politico. È solo uno degli aspetti in più delle nostre misure di sicurezza". "Israele - ha aggiunto - ha preso misure di sicurezza in modo da garantire la massima sicurezza ai suoi cittadini". 

Tanti gli attentati anche nei giorni scorsi, soprattutto da parte di assalitori armati di coltelli. Il bilancio fino a ieri era di 40 morti tra i palestinesi e sette fra gli israeliani.