Roma, 26 gen. (askanews) - "Come ogni paese, Israele ha diritto di difendersi. L'orribile tentativo di negare a Israele questo diritto fondamentale è stato giustamente respinto". Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha subito colto quanto a favore della sua politica c'è nella sentenza del Tribunale Internazionale dell'Onu all'Aia, che rispondendo al caso presentato dal Sudafrica che accusa Israele di genocidio a Gaza, ha sentenziato che lo Stato ebraico deve consentire l'accesso agli aiuti umanitari e deve fare tutto il possibile per evitare "l'incitamento pubblico al genocidio" ma non ha ordinato un cessate il fuoco nella Striscia. "L'impegno di Israele verso il diritto internazionale è incrollabile. Altrettanto incrollabile è il nostro sacro impegno a continuare a difendere il nostro paese e difendere il nostro popolo" ha detto Netanyahu in un video diffuso dall'ufficio stampa del governo. "Come ogni paese, Israele ha diritto di difendersi. L'orribile tentativo di negare a Israele questo diritto fondamentale è stato giustamente respinto. L'accusa di genocidio rivolta a Israele non è solo falsa, è scandalosa, e le persone perbene dovunque siano dovrebbero respingerla".
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