Qualcuno dalla presidenza del Consiglio dei ministri sollevò perplessità e dubbi sulla proroga di 30 anni per la gestione del Terminal Rinfuse al porto di Genova. E' quanto emerge dalle carte dell'inchiesta che ha terremotato la Regione Liguria e ha portato ai domiciliari il presidente Giovanni Toti. L'episodio è del 30 novembre 2021 e al telefono ci sono Giorgio Carozzi - il rappresentante del Comune di Genova nel Comitato che aveva sempre manifestato la propria contrarietà ad una proroga superiore ai 10/15 anni - e un certo Antonio la cui utenza mobile, si legge nelle carte dell'inchiesta, è intestata alla Presidenza del consiglio. Ad Antonio, Carozzi aveva inviato precedentemente la bozza della delibera "per acquisirne il suo parere". E il parere dell'interlocutore della presidenza del Consiglio è chiaro. Antonio, scrive il giudice "esprimeva forti perplessità sulla legalità della clausola ("i presupposti non sono buoni, ti dico già, è tutto confermato quello che avevi detto tu e da una prima analisi c'è cattivo odore perché non è una clausola a norma di legge...per niente"..."la clausola, quella evidenziata di rosso, non è per niente a norma di legge, quello che hanno scritto...")". Per questo consigliava a Carozzi "di votare in senso negativo ("secondo me è da votare negativo o aste…")". Inoltre, dice ancora il giudice, "l'interlocutore interpretava la clausola come scritta volutamente in modo tale da porre il concessionario in una posizione di vantaggio rispetto ai concorrenti, nel caso di una eventuale gara per subentrare nell'area delle Rinfuse per la gestione dei nuovi traffici di container ("l'ha scritta l'autorità portuale ma lì è una clausola futura per chi ha la concessione e per chi un domani dovrebbe subentrare, capito? Ti do la concessione e te la tolgo quando voglio però chi si riprenderà l'area dovrà dare al concessionario dei soldi quindi l'autorità portuale se ne sta fuori, giustamente, mica sono scemi loro eh, escono puliti no?" "...chi secondo te però potrà partecipare ad una possibile gara o potrebbe concorrere a una concessione di quell'area? Nessuno, se non loro stessi, loro se la sono scritta e loro se la prendono…" … "secondo me è una cosa veramente... non è borderline, è aldilà del delinquenziale, secondo me..."). Parole nette alle quali Carozzi replicava spiegando che la pressione esercitata su di lui era forte e quindi votò poi a favore.
Ultima oraToti: nel 2021 da Palazzo Chigi dubbi su concessione Rinfuse