Giovedì 7 Novembre 2024

Produzione fonderie italiane -12% nel quarto trimestre 2023

Su base annua. Dato congiunturale positivo per giorni lavorati

Produzione fonderie italiane -12% nel quarto trimestre 2023

Produzione fonderie italiane -12% nel quarto trimestre 2023

Nel quarto trimestre dell'anno scorso la produzione delle fonderie italiane ha fatto segnare una crescita congiunturale del 3,3% rispetto ai tre mesi precedenti ma si è confermata, per il terzo trimestre consecutivo, in calo rispetto allo stesso periodo del 2022: il dato finale del periodo ottobre-dicembre 2023 è in flessione del 12,2% rispetto al trimestre corrispondente del 2022. Sono dati dell'indagine congiunturale del centro studi di Assofond, l'associazione di Confindustria che rappresenta le fonderie italiane. La crescita congiunturale "è dovuta principalmente al maggior numero di giorni lavorati rispetto al trimestre precedente, che includeva il mese di agosto, periodo nel quale si concentrano prolungate fermate produttive per le ferie estive e le manutenzioni programmate degli impianti", spiega l'indagine. Il 55,9% delle imprese che hanno risposto al questionario ha segnalato un aumento della produzione rispetto al trimestre precedente ma, a conferma di quanto evidenziato più sopra, il 50% delle risposte indica come principale motivazione della performance il maggior numero di giorni lavorati, mentre il 29,2% delle risposte motiva il dato con una crescita delle commesse e degli ordini. Le aspettative di breve periodo degli imprenditori di fonderia, nel mese di dicembre 2023, sono in ulteriore diminuzione rispetto a quelle rilevate a novembre: l'indice Six (che sintetizza le risposte sulle prospettive delle aziende per i sei mesi successivi alla rilevazione) diminuisce infatti da 39,8 a 36,4 punti, collocandosi quindi ancora su valori ampiamente sotto la soglia di 50 punti, che rappresenta il passaggio fra sentiment positivo e negativo. La maggioranza del campione è pessimista (59,1%) e risultano in calo i giudizi positivi (4,5%) e le aspettative di stazionarietà (36,4%), conclude Assofond.