"Donald Trump è innocente, non ha commesso alcun crimine". Così Todd Blanche, uno degli avvocati dell'ex presidente americano nel caso pornostar, ha iniziato le sue dichiarazioni preliminari. Matthew Colangelo, uno dei pm del processo ha descritto in aula la pratica del 'catch and kill' (prendi e uccidi) usata dal tycoon, dal suo avvocato Michael Cohen e dall'editore del tabloid 'National Enquirer' David Pecker per tutelare l'immagine di The Donald. "È un modo di comprare informazioni dannose non per pubblicarle ma per nasconderle, farle sparire e, in questo caso, aiutare il candidato", ha detto Colangelo. Il primo episodio, ha riferito, fu il pagamento da parte del tabloid di 30.000 dollari all'ex portiere della Trump Tower per un'esclusiva poi insabbiata, quella secondo cui Trump era padre di un figlio fuori dal matrimonio. Il secondo fu il pagamento di 150.000 dollari alla coniglietta di Playboy Karen McDougal per un'altra storia in esclusiva da non pubblicare, riguardante una sua relazione passata col tycoon: "L'imputato voleva disperatamente che queste informazioni su Karen McDougal non diventassero pubbliche perché era preoccupato per le elezioni". Il pm ha anche sostenuto che il tabloid fu usato per attaccare gli avversari di Trump nella corsa alla Casa Bianca, accusando Bern Carson di negligenza medica e il senatore repubblicano Ted Cruz di "infedeltà sessuale" e di "avere qualche legame familiare con l'assassinio di Jfk".
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