Le prove vanno avanti a ritmo sostenute, i tecnici mettono a punto gli ultimi ritocchi, si incrociano le dita perché la pioggia non funesti la giornata e gli oltre 50 artisti in cartellone sono pronti a salire sul palco del concertone del Primo Maggio al Circo Massimo, che per la prima volta ospita la manifestazione promossa da Cgil, Cisl e Uil e organizzata da iCompany. La linea artistica si sviluppa intorno al concept "Ascoltiamo il Futuro #1M2024", per raccontare il presente e il futuro, in musica e non solo. Perché la musica, come è stato più volte sottolineato anche questa mattina nel dietro le quinte del concerto, è ed è sempre stato veicolo per trasmettere messaggi importanti. All'esordio da conduttori Noemi ed Ermal Meta. "Spero di essere all'altezza - dice Noemi, emozionata ed orgogliosa, che ha preparato anche un discorso sulla violenza sulle donne e la parità di genere e che come Meta sarà protagonista anche di un set per cantare alcuni suoi brani -. Questo è un palco con una grande storia, faro su temi importanti, sentiti dalla comunità: questo è il ruolo della musica, ben collegata con la realtà di tutti i giorni". Emozionato anche Meta che dice di sentire "una grande responsabilità nel traghettare questa serata. Il palco del Primo Maggio è il più importante in Italia, con la musica non fine a se stessa ma diffusore di messaggi". In Rai, intanto, assicurano che la diretta sarà tale senza slittamenti anche minimi, per eventuali interventi. "Il rischio è libertà. Non abbiamo paura di questo", dice con fermezza Simona Sala, direttrice di Rai Radio2 che è voce ufficiale del concerto. Le fa eco Giovanni Anversa, vice direttore Intrattenimento Prime Time Rai: "da sempre il Concertone va in diretta". Per i sindacati confederati, che per la giornata hanno scelto lo slogan "Costruiamo insieme un'Europa di pace, lavoro e giustizia sociale", si punterà a mettere in risalto ancora una volta i diritti del lavoro, la condizione dei giovani, l'Europa e la centralità che questa ha nella giustizia sociale. Sollecitati su un eventuale appello dal palco per la scarcerazione del rapper iraniano Salehi, condannato a morte, come fatto dal Club Tenco, gli organizzatori non escludono di poterlo fare: "sarà oggetto di condivisione, ma se non lo facciamo qui, non c'è altro luogo per farlo", sottolinea Anversa.
Ultima oraConcertone, occhi puntati su lavoro, giovani ed Europa