Le verifiche sulla Diga foranea di Genova e sulle "criticità emerse" vanno avanti "dal 2022, secondo le procedure previste dalla legge". E nel 2023 sono state segnalate alla struttura commissariale "le diverse irregolarità riscontrate e le indicazioni migliorative". Ma la stazione appaltante ha contestato la competenza dell'Autorità invece di "risolvere in tempo le problematiche avanzate". Così l'Anac replica alle fonti del Mit sottolineando che l'Autorità "come sempre non agisce per bloccare, non avendone tra l'altro la facoltà o i poteri, ma per agevolare la realizzazione delle opere nel doveroso rispetto della legalità". L'Autorità guidata da Giuseppe Busia ricorda che, dopo aver indicato alla Struttura commissariale le irregolarità, la stazione appaltante "ha ritenuto di concentrare la propria attività nella contestazione della competenza di Anac ad intervenire e nel difendere il proprio operato, senza adoperarsi per risolvere in tempo le problematiche evidenziate". Dunque, con la delibera del 20 marzo, le osservazioni sono state "formalizzate. Ancora una volta - sottolinea l'Anac - non con l'intento di fermare l'opera, il cui carattere strategico e fondamentale non viene messo in discussione ma, al contrario, proprio per scongiurare che tale importate realizzazione possa subire blocchi o ritardi in seguito, in ragione del mancato rispetto delle procedure di legge, ponendo anche a rischio i finanziamenti Pnrr". L'intento dell'Autorità non è infatti quello di "bloccare" le opere, "non avendone fra l'altro la facoltà o i poteri", ma "agevolare la realizzazione nel doveroso rispetto della legalità, delle regole di trasparenza e concorrenza, così da consentire che si intervenga in tempo, evitando quelle irregolarità che possono avere un impatto anche con riferimento all'erogazione dei finanziamenti dell'Unione europea".
Ultima oraAnac, 'mai agito per bloccare ma per agevolare opere'