Sono stati 1.411 gli attacchi cyber trattati dall'Agenzia per la cybersicurezza nazionale nel 2023, il 29% in più rispetto all'anno precedente. Triplicati i soggetti colpiti: da 1.150 a 3.302. Forte aumento anche degli incidenti (da 126 a 303) e delle segnalazioni (da 81 a 349). In calo (-8%) invece, le comunicazioni ricevute dall'Agenzia (da 5.974 a 5.444). Sono i numeri della relazione annuale dell'Acn al Parlamento presentata oggi dall'Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano e dal direttore dell'Agenzia, Bruno Frattasi. Nel corso dello scorso anno, dunque, il Csirt Italia dell'Agenzia (il team di risposta in caso di incidenti informatici) ha trattato in media circa 117 attacchi al mese, con un picco di 169 a ottobre. Di questi, 303 sono stati classificati come incidenti (hanno avuto cioè un impatto confermato dalla vittima), per una media di circa 25 al mese. In 13 casi c'è stato l'intervento in loco degli esperti di Acn per supportare i soggetti colpiti, mentre in 31 casi hanno fornito supporto da remoto. Il maggior numero degli attacchi (319) sono stati di tipo Ddos (Distributed denial of service, si blocca un sito inondandolo di richieste di accesso), mentre in 275 casi c'è stata la diffusione di malware tramite email; 240 sono stati i casi di phishing (invio di false email per carpire informazioni sensibili) e 165 i ransomware (attacco informatico con richiesta di riscatto). I settori più colpiti sono le telecomunicazioni (216); seguono Pubblica amministrazione centrale (201) e Pa locale (140).
Ultima ora1.411 attacchi cyber nel 2023 in Italia, aumento del 29%