Sabato 20 Aprile 2024

Difesa e modulo, serve un Diavolo più cattivo

Troppi gol subiti e in mezzo manca un giocatore più fisico. Pioli al lavoro e Scaroni tranquillizza: "Ricordiamoci lo 0-5 con l’Atalanta"

di Ilaria Checchi

"Zitti e a lavorare". Le poche parole di Stefano Pioli a ridosso della disastrosa prova all’Olimpico contro la Lazio sono lo specchio della crisi che ha colpito il Milan nelle ultime due settimane: giorni decisivi che hanno sancito la perdita di due obiettivi stagionali (Coppa Italia e Supercoppa), e hanno visto il Napoli capolista allontanarsi di ben 12 lunghezze, un gap importante che porta i campioni d’Italia in carica a dire addio a un possibile bis scudetto. Sul banco degli imputati, dopo la caporetto laziale, ci sono finiti tutti ma è normale che il tecnico sia considerato l’apripista di un momento mai così difficile da tre anni a questa parte: "Certo che conosco i problemi e so come risolverli". La sicurezza di Pioli alla vigilia del match contro la squadra di Sarri suona oggi come una beffa alle orecchie dei milanisti.

COSA NON VA Modulo e tattica devono, giocoforza, essere messi in discussione: Pioli, prima di volare a Roma, aveva detto di aver sistemato la squadra sul piano tattico ma alle parole non sono seguiti i fatti, anzi. Cambiare schema è d’obbligo, il centrocampo non regge e un uomo che dia più fisicità in mezzo (vedi Pobega o Krunic) potrebbe essere una soluzione da tentare. Il capitolo difesa, poi, è raccontato dai numeri: Bologna, Sassuolo, Juventus e Cremonese sono gli unici clean sheet del Milan nel campionato in corso. Quattro porte inviolate in 19 partite e con 24 gol subiti finora, il Diavolo è la decima difesa del campionato ma è chiaro come gli infortuni giochino un ruolo fondamentale: Mike Maignan in primis, Florenzi, Kjaer, Ballo-Touré, passando per Calabria e chiudendo con Tomori, senza contare il lungodegente Ibrahimovic. L’infermeria è stata finora tra le più affollate d’Italia e per Pioli l’ultima tegola arriva proprio dall’ex Chelsea: gli esami a cui è stato sottoposto Tomori, infatti, hanno evidenziato una lesione di un muscolo rotatore dell’anca sinistra e la presenza del centrale al derby è a rischio. Se la difesa perde pezzi e sicurezza, i nuovi arrivati hanno finora deluso le attese: su tutti De Ketelaere e Origi, nonostante Maldini continui a professare pazienza nell’aspettarli, mentre Thiaw, Adli, Vranckx e Dest hanno trovato poco spazio e non sono giudicabili: Pioli, in questo caso, avrebbe potuto dare più minuti ai neo acquisti, soprattutto a un Adli che nel precampionato aveva impressionato positivamente.

COSA VA Difficile, in questo momento, vedere il bicchiere mezzo pieno ma a dare una buona notizia dopo la notte più buia ci ha pensato ieri Paolo Scaroni: "Maignan torna per la Champions League" l’annuncio fatto. La positività del presidente rossonero si basa su dati di fatto: "Ricordatevi che siamo secondi: stiamo giocando male ma siamo lì in classifica. Mi ricordo ancora Atalanta-Milan 5-0, quattro gol presi sono meglio di cinque. Vincere lo scudetto ci piace, ma vogliamo avanzare nella Champions League".