Martedì 30 Aprile 2024

golf Masters, Scheffler trionfo da numero uno

Il più forte giocatore al mondo si impone sul percorso dell'Augusta National dominando il torneo. Al secondo posto Rory McIlroy. Tiger Woods 47°

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Epilogo: Negli Stati Uniti, la 86esima edizione del The Masters va al numero 1 mondiale, Scottie Scheffler che, all’Augusta National Golf Club (par 72), con un totale di 278 (69 67 71 71, -10) colpi, ha trionfato per la prima volta in un Major indossando la “Green Jacket”. In Georgia, ha chiuso il torneo al secondo posto con uno score di 281 (-7), e dopo una grande rimonta (grazie a un parziale bogey free in 64, -8, con un eagle e sei birdie, di cui l’ultimo fenomenale alla 18), Rory McIlroy. Il nordirlandese, che ha ottenuto il suo miglior risultato in questo evento, non è però riuscito a completare il Grande Slam. Terzo posto ex aequo (283, -5) per l’irlandese Shane Lowry e l’australiano Cameron Smith. Mentre s’è classificato 47/o con 301 (+13), Tiger Woods. Il californiano, tornato a giocare il Masters 508 giorni dopo l’ultima volta e a distanza di 14 mesi dal grave incidente d’auto a Los Angeles che ne ha messo a rischio la sua carriera, ha chiuso la competizione tra l’ovazione del pubblico. Tutti in piedi ad Augusta per “The Big Cat”, che ha già annunciato la sua presenza per la 150esima edizione del The Open, in programma dal 14 al 17 luglio in Scozia. Non è andato oltre il 14/o posto con 290 (+2), il giapponese Hideki Matsuyama (vincitore nel 2021). Sono invece usciti al taglio, dopo 36 buche – entrambi con 152 (+8) colpi – gli azzurri Francesco Molinari (78 74) e Guido Migliozzi (75 77).

Scheffler (in testa fin dal secondo giro), leader anche della FedEx Cup, in Georgia ha centrato la quarta vittoria nelle ultime sei gare giocate, emulando quanto fatto dall’australiano Jason Day nel 2015. L’exploit gli ha fruttato 2.700.000 dollari a fronte di un montepremi di 15.000.000. Quinto giocatore ad imporsi al The Masters da numero 1 al mondo – dopo Dustin Johnson (2020), Tiger Woods (2001 e 2002), Fred Couples (1992) e Ian Woosman (1991) – Scheffler, 25enne di Ridgewood (New Jersey), ha chiuso il quarto round con un 71 (-1), avvalorato da quattro birdie, con un bogey e un doppio bogey (alla 18, terminata con quattro putt).

“Ho sempre sognato di giocare questo torneo e adesso sono riuscito anche a vincerlo. La prima volta che ho ricevuto l’invito per posta, sono scoppiato in lacrime. Adoro l’Augusta National e se avessi dovuto dire quale competizione avrei desiderato vincere, non avrei esitato. Questo è senza dubbio il miglior momento della mia carriera”. Queste le dichiarazioni di Scottie Scheffler, elogiato anche da Woods. “Congratulazioni per una vittoria eccezionale, la tua è stata una cavalcata speciale”, le parole del californiano che ha poi aggiunto. “Non ho giocato al meglio, ma ricevere l’apprezzamento e il supporto dei tifosi è qualcosa che non riesco a descrivere e di cui vado fiero”.

Prologo: Era nell’aria, ma forse ci credevano in pochi. Poi Tiger Woods ha sciolto la riserva e l’86° Masters Tournament ha preso tutto un altro aspetto, perché un conto è un major e un altro conto è un major con Woods, anche se con tanti punti interrogativi, che il campione ha provato subito a togliere. “Mi sento pronto per giocare - ha detto - e sono particolarmente contento di come procede il mio recupero” e poi ha fatto capire che non vuol fare la comparsa. “Posso vincere, anzi voglio vincere”. Parole che sanno di miracolo se pensiamo che 14 mesi addietro Woods ha rischiato la vita e nemmeno si sapeva se avrebbe potuto tornare a camminare regolarmente. Quanto alla voglia di vincere è stata sempre la sua prerogativa, ma ha poi spiegato: “Quando non avrò più la sensazione di poterlo fare allora sarà il momento di smettere. Attualmnte colpisco bene la palla e sul gioco non ho problemi. La parte più difficile è camminare e sarà molto dura quando ci avvicineremo alle 72 buche, ma mi sento pronto anche per questo”.

Dunque una nuova ripartenza, una delle tante purtroppo per lui e per il golf, perché è probabile che se Tiger non fosse stato bersagliato da tanti infortuni avrebbe potuto stabilire mnumerosi altri record anche difficili da battere. Ma vediamo a 46 anni cosa potrà ancora fare. Per ora una sola certezza, ad Augusta, dal 7 al 10 aprile, sul percorso dell’Augusta National sarà sicuramente il giocatore più atteso anche se il field è come sempre stellare. E ci torna a 25 anni dal suo primo successo dei cinque al Masters (l’ultimo nel 2019 quando approfittò del crollo di Francesco Molinari).

Quanto a Molinari sarà in campo per l’undicesima volta in carriera e ci sarà anche un altro azzurro, Guido Migliozzi, al debutto in questo major dove è arrivato con il quarto posto della scorsa stagione all’US Open. Entrambi non sono in buona forma ed è auspicabile che l’importanza dell’impegno sappia loro dare motivazioni e concentrazione giusta quanto per completare i quattro giri e ben figurare.

A una analisi è suggestiva l’idea di un Woods protagonista e in lotta per il titolo, ma più realisticamente è bene pensare a un duello tra il nuovo numero uno mondiale Scottie Scheffler e lo spagnolo Jon Rahm, numero due. Scheffler, 25enne di Ridgewood (New Jersey), ha ottenuto il primo titolo in carriera il 13 febbraio e il 27 marzo ha conseguito il terzo nel WGC Dell Technologies Match Play sorpassando in vetta al World Ranking l’iberico che ha dichiarato senza mezzi termini di volersi riprendere lo scettro.

Difenderà il titolo il giapponese Hideki Matsuyama, che la scorsa settimana nel Texas Open è stato costretto al ritiro per dolori al collo e sulle cui condizioni poco è dato a sapere. Tanti i giocatori da seguire tra i quali ricordiamo Collin Morikawa, Dustin Johnson, Justin Thomas, Patrick Cantlay, Bryson DeChambeau, Patrick Reed, Webb Simpson, Brooks Koepka, Jordan Spieth, il secondo più giovane vincitore del Masters (21 anni, otto mesi) dopo Tiger Woods (21 anni, tre mesi, 14 giorni), il nordirlandese Rory McIlroy, lo spagnolo Sergio Garcia, comunque in netto declino, l’inglese Tyrrell Hatton e il norvegese Viktor Hovland.