Venerdì 26 Aprile 2024

Mondiali pallavolo, l'Italia non si ferma. Argentina battuta 3-1

Partenza in sordina degli azzurri, che poi si ricompattano e superano i sudamericani (con il brivido nell'ultimo set)

Ivan Zaytsev

Ivan Zaytsev

Firenze, 15 settembre 2018 - La marcia dell'Italia non si ferma neanche al cospetto dell'Argentina di Velasco, che dopo aver conquistato il primo set, subisce il ritorno di prepotenza degli azzurri, seppur con qualche brivido di troppo nell'ultimo set. Finisce 3-1 con i parziali di 22-25, 25-15, 25-23 e 28-26. Il prossimo appuntamento per i ragazzi di Blengini è domani sera contro la Repubblica Dominicana. POGLAJEN IMPRENDIBILE - Blengini lancia Giannelli, Zaytsev, Juantorena, Lanza, Mazzone, Anzani e Colaci. Tanti errori in battuta nella prima parte di gara: rompe l'equilibrio l'Italia con il primo tempo di Anzani dopo il contestato mani fuori di Juantorena. Il primo time out tecnico è degli azzurri (8-5) ma il turno in battuta di Cavanna riporta sotto l'Argentina, letale con la pipe di Conte e il mani fuori di Poglajen. Il sorpasso dei sudamericani si consuma con l'ace di Loser, rimpinguato dal mani fuori di Poglajen che regala il secondo time out tecnico all'Argentina (16-14). Un lungo scambio si conclude con l'errore in regia di Gianelli che di fatto fa sprofondare gli azzurri: decisivi anche gli errori in battuta di Lanza e Nelli, mentre l'Argentina è chirurgica con la pipe di Conte e l'attacco di Ramos sul muro dell'Italia che fa perdere il primo set (25-22) alla Nazionale di Blengini in questo Mondiale. LA SERIE DI MAZZONE - La ricezione si conferma un problema per l'Italia anche all'alba del secondo set: l'Argentina va al time out tecnico in vantaggio (8-6) grazie al muro su Juantorena, preceduto da un'invasione di Zaytsev. Anche l'Argentina commette un fallo a rete e la serie di Giannelli in battuta riporta avanti i padroni di casa: un diagonale di Juantorena e una pipe di Lanza regalano il break alla Nazionale di Blengini, che conquista il secondo time out tecnico (16-12) sfruttando gli errori in battuta di Lima e Lopez. L'Italia vola con la lunga serie in battuta di Mazzone (autore precedentemente di un gran primo tempo) e il diagonale di Zaytsev regala ben 10 set point agli azzurri: il primo se ne va ma il lungolinea di Juantorena chiude il parziale sul 25-15. L'ACE DELLO ZAR - I due attacchi vincenti di Juantorena sembrano aprire bene il terzo set per l'Italia, che va in difficoltà con il primo tempo di Solé e sbaglia ancora in battuta con Zaytsev, consegnando il primo time out tecnico all'Argentina (8-6). Il secondo (16-15) va all'Italia grazie al primo tempo di Mazzone: bravi gli azzurri a giocare punto a punto con i sudamericani, imprecisi con Lima e Loser a servizio ma quasi sempre letali con Poglajen sia in diagonale che in lungolinea. Una discussa invasione di Juantorena su Cavanna innervosisce gli azzurri, che soffrono le diagonali di Conte prima e Zanotti poi; la situazione psicologica si inverte dopo un fallo fischiato a Solé, a cui seguono il primo ace di Zaytsev e il primo tempo di Mazzone che consegna il set all'Italia (25-23). CRESCE JUANTORENA - Nel quarto set arriva il primo muro azzurro con Anzani e un netto 8-3 al time out tecnico sancisce la crescita di Zaytsev, autore prima di un mani fuori, un attacco a tutto braccio e poi di un altro ace. Il secondo time out tecnico va ancora agli azzurri (16-9) che cresce in particolare con un maiuscolo Juantorena: l'italo-cubano va a punto in ogni salsa (prima con una pipe, poi con un mani fuori e infine un ace). L'Argentina diventa fallosa in battuta fino al turno di Gonzalez che accorcia le distanze (18-13): il primo tempo di Solé e il diagonale proprio di Gonzalez riportano l'Argentina a contatto. La sanguinosa serie di Poglajen è rotta dal lungolinea di Juantorena, che poi commette un grave errore in ricezione che consegna a sorpresa il set point ai sudamericani: si va ad oltranza fino al 28-26 che sancisce il terzo successo su 3 dell'Italia. Il match point è siglato da Baranowicz dopo che Zaytsev aveva risposto colpo su colpo al ritorno dell'Argentina.