Medicina

Prevenzione vaccinale, gioco di squadra

di
Lisa Ciardi
Share

Partire dai più giovani per contrastare la diffidenza verso i vaccini. È uno degli obbiettivi del progetto «La prevenzione è donna» nato per combattere l’esitazione vaccinale e presentato durante il Forum Sistema Salute. Il «position paper» sulle strategie per fronteggiare dubbi e incertezze organizzato nella cornice della community «Donne protagoniste in sanità», che coinvolge oltre mille professioniste del settore.

 

Condotto dal giornalista Giovanni Del Giaccio, il talk show ha visto gli interventi di Valeria Dubini, vicepresidente della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia e presidente AGiTe; Rocco Russo, responsabile del tavolo tecnico vaccinazioni della Società Italiana di Pediatria; Antonietta Spadea, responsabile vaccini Asl Roma 1; Guendalina Graffigna, professore ordinario e direttrice di EngageMinds Hub, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

 

Particolare attenzione è stata posta su due fasce di popolazione: le donne in gravidanza e i bambini/adolescenti i cui genitori hanno manifestato resistenze al vaccino Covid. I protagonisti del progetto si sono chiesti come mantenere alto il valore delle vaccinazioni in età pediatrica, in gravidanza e anti-Covid, ma anche come valorizzare il ruolo del medico di famiglia, del pediatra, del ginecologo e del farmacista, prime figure di riferimento e di fiducia.

 

Tante le priorità emerse: una formazione continua e condivisa per favorire competenze di ascolto empatico e di comunicazione efficace nei professionisti; un rapporto di fiducia con il medico di base e il pediatra; un’offerta vaccinale di prossimità; il coinvolgimento dei consultori familiari e incontri mirati per gli adolescenti e strumenti specifici di comunicazione usando anche gli influencer. È emersa poi la necessità di contrastare l’infodemia, ovvero la diffusione di notizie molteplici e imprecise, con un’informazione istituzionale scientifica, chiara, univoca e trasparente, coinvolgendo le stesse società scientifiche.

 

«Occorre una strategia di comunicazione istituzionale integrata sulle vaccinazioni – è stato spiegato – utilizzando linee guida e messaggi, a cura del Ministero della Sanità o dell’Istituto Superiore di Sanità. E ancora, informazioni più accessibili per il cittadino a livello regionale e di Asl; una App con calendari, informazioni, prenotazioni e reminder ed infine un uso più intenso e consapevole dei social».

Recent Posts

Mal di schiena da sciatica: cause e rimedi

Il mal di schiena è un problema che affligge tantissime persone in tutto il mondo,…

30 Aprile 2024

Grasso superfluo, si brucia facendo sport

Una particolare tipologia di grasso superfluo sedimentato nei tessuti del corpo umano, e nello spessore…

30 Aprile 2024

Aria di primavera, come riscoprire il profumo dei ricordi

Nel giardino dell’esperienza umana i profumi giocano un ruolo di silenziosi narratori, capaci come sono…

30 Aprile 2024

Cinquant’anni di vaccinazioni, tempo di bilanci

Negli ultimi cinquant’anni, il mondo ha assistito a una rivoluzione gentile, grazie ai vaccini. Malattie…

29 Aprile 2024

Colon irritabile, una dieta povera di zuccheri riequilibra l’intestino

Il colon irritabile, o sindrome dell'intestino irritabile (IBS), è un disturbo cronico dell'apparato digerente caratterizzato…

29 Aprile 2024

La pelle del viso invecchia? Ecco cosa possiamo fare

Nell'arco della nostra esistenza si verificano trasformazioni inevitabili e irreversibili, mentre altre caratteristiche restano immutate.…

29 Aprile 2024