Linfa di cocco, nutraceutico della cucina asiatica

Tra le alternative più sane a quello bianco può essere inserito anche lo zucchero di cocco: secondo uno studio pubblicato sul Journal of Applied Physiology, il regolare utilizzo di questo dolcificante può infatti ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, perché aiuta a contrastare la rigidità dei vasi sanguigni e quindi l’ipertensione negli adulti di mezza età e negli anziani.

Sperimentazione

Per testare l’effetto dello zucchero di cocco sulla salute dell’apparato cardiocircolatorio i ricercatori hanno reclutato un gruppo di volontari con età media di 55 anni suddivisi in due gruppi: al primo è stato fatto assumere un integratore di polvere di linfa di cocco ogni giorno per 8 settimane, mentre al secondo è stato somministrato un placebo. Prima e dopo la sperimentazione a ogni partecipante sono stati misurati la frequenza cardiaca a riposo, i valori di colesterolo, i marcatori dell’infiammazione, la pressione sanguigna e il grado di rigidità arteriosa.

Dalla valutazione dei dati raccolti gli studiosi hanno quindi concluso che “gli effetti della polvere di linfa di cocco sulla pressione sanguigna e sulla rigidità arteriosa forniscono spunti per considerare la stessa come nuovo nutraceutico per trattare potenzialmente le disfunzioni e le malattie cardiovascolari legate all’età”.

Un mix di sostanze

Secondo la ricerca, i benefici dello zucchero di cocco per cuore e circolazione derivano dalla sua ricchezza in vitamina B e vitamina C, oltre che dal fatto di assicurare buone dosi di preziosi minerali (ferro, calcio e potassio), di flavonoidi e nitrati (composti noti per contribuire alla salute dei vasi sanguigni) e di inulina, una fibra solubile prebiotica che aiuta a regolare i livelli di zucchero nel sangue.

Assai utilizzato nella cucina asiatica, lo zucchero di cocco viene prodotto soprattutto nelle Filippine, in Indonesia e in Thailandia, e da noi può essere facilmente trovato nei negozi che vendono alimenti biologici oltre che online.