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La consolle manovra i lunghi bracci, così si opera col sistema Hugo

Al San Pier Damiano Hospital di Faenza (Ravenna), la soluzione completa per interventi laparoscopici dei tessuti molli

di PAOLA BENEDETTA MANCA
19 novembre 2022

È l’ultima frontiera dell’evoluzione chirurgia robotica: si chiama Hugo e la struttura San Pier Damiano Hospital di Faenza (Ravenna), ospedale di Gvm Care & Research, accreditata con il Servizio sanitario nazionale, è la prima ad utilizzarlo in Emilia-Romagna, per il trattamento delle patologie urologiche, e una delle prime in Italia e in Europa.

 

Il sistema Hugo è la soluzione completa di chirurgia robotica di ultima generazione per gli interventi laparoscopici dei tessuti molli. Consente l’esecuzione di interventi complessi, prevalentemente oncologici, riducendo il trauma chirurgico intraoperatorio e post-operatorio per il paziente, accorciando i tempi di ritorno alle normali attività e riducendo il rischio di complicanze post-operatorie. Grazie anche ad una visione tridimensionale in alta definizione, l’intervento avviene con un movimento chirurgico ancora più accurato di quello tradizionale e, soprattutto, nel rispetto di strutture vascolari e neurologiche importanti.

 

Tra i principali vantaggi da mettere in evidenza ci sono, dunque, una visualizzazione avanzata, un’ergonomia migliorata e maggiore precisione. Il chirurgo, in ogni caso, mantiene un ruolo fondamentale: non è, infatti, il robot che effettua l’intervento da solo ma è sempre lo specialista che guida la tecnologia.

 

La chirurgia robotica risponde, in ogni caso, a un comando umano e presuppone una formazione specialistica, una cultura medica e anche una certa perizia, sia da parte di chi esegue l’intervento che da parte di tutta l’équipe, fondamentale per trasferire i benefici della tecnologia al paziente. Il robot Hugo è costituito da bracci robotici (foto in alto) che intervengono sul campo operatorio, guidati dal chirurgo tramite una consolle (foto a destra)posizionata a pochi metri di distanza. Si tratta di una piattaforma modulare: si possono utilizzare da uno a quattro bracci robotici integrati simultaneamente.

 

La tecnologia robotica in campo urologico viene impiegata principalmente per il trattamento di neoplasie, come il carcinoma prostatico, i tumori renali, dell’uretere e della vescica. È molto performante anche per alcuni interventi ricostruttivi benigni, come nel caso della ricostruzione dell’uretere o per il trattamento di ingrossamenti prostatici molto voluminosi.

 

Il robot Hugo ha un altro vantaggio per la medicina: costituisce un importante strumento per lo sviluppo di una rete di condivisione di dati e di conseguenti analisi mediante intelligenza artificiale. In questo modo, gli ospedali e gli specialisti possono attingere da un know-how più esteso sull’utilizzo di questo sistema robotico, contribuendo, inoltre, al costante aggiornamento del sistema e al miglioramento delle opzioni terapeutiche per i pazienti.