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Andrea Cossu: «Soluzioni efficaci contro la sindrome metabolica»

Parla il gastroenterologo, direttore medico di Aboca: obesità addominale, ipertensione, alterazioni della glicemia e dei grassi del sangue sono gli indicatori da considerare

20/08/2023 - di Gloria Ciabattoni

La sindrome metabolica è una condizione clinica che interessa il 20-25% della popolazione mondiale adulta, una “nemica silenziosa” che può portare allo sviluppo di importanti patologie. Ce ne parla Andrea Cossu, medico gastroenterologo.

 

Dottore, cosa s’intende con sindrome metabolica?

«Non si tratta di una singola malattia ma di una condizione clinica data dalla presenza contemporanea di fattori di rischio cardiovascolare come obesità addominale, alterazioni dei grassi del sangue (tra cui trigliceridi), glicemia alterata e ipertensione arteriosa. La compresenza di queste alterazioni è considerata una sindrome perché condividono i meccanismi fisiopatologici alla loro base. I trigliceridi, che per lo più provengono dall’alimentazione, costituiscono la gran parte dei grassi contenuti nell’organismo e sono depositati nel tessuto adiposo, specie quello addominale, rappresentando la principale modalità di accumulo delle riserve di energia».

 

«L’alimentazione e il bilancio tra energia che entra e che si brucia hanno dunque un ruolo cruciale nella quantità dei depositi di trigliceridi e dei loro alti valori circolanti. E poi c’è la glicemia, la concentrazione di glucosio nel sangue. Il glucosio è il motore principale del metabolismo energetico cellulare. Quello alimentare viene assorbito a livello intestinale, da dove col circolo sanguigno raggiunge tutti i tessuti. Due ormoni su tutti, l’insulina e il glucagone, ne regolano la concentrazione. I suoi valori a digiuno dovrebbero essere intorno ai 70 – 99 mg/dl, ma se la glicemia a digiuno supera i 100 mg/dl, fino ai 125 mg/dl circa, è indice di alterazione, mentre valori a digiuno uguali o superiori a 126 mg/dl indicano un diabete vero e proprio. Come spesso accade, è fondamentale intervenire già ai primi segnali di alterazione».

 

Queste patologie si possono prevenire?

«Le alterazioni che compongono la sindrome metabolica sì, mentre quelle per esempio del colesterolo LDL, quello “cattivo”, possono avere una forte impronta genetica, per cui persone con un regime alimentare corretto possono avere valori di colesterolo LDL elevati. La prevenzione è molto importante, soprattutto nei bambini. Secondo dati ISS, in tutto il mondo circa 50 milioni di ragazze e 74 milioni di ragazzi tra 5 e 19 anni sono obesi, condizione che spesso anticipa la comparsa della sindrome metabolica e il diabete».

 

Cosa deve fare un genitore?

«Curare l’alimentazione, evitare ad esempio le bibite caloriche, e spingere i figli a fare moto, sport, e non una vita sedentaria davanti al computer».

 

Per un adulto, c’è un campanello di allarme che ci avverte del rischio di sindrome metabolica?

«Non ci sono sintomi specifici ma è bene tenere d’occhio il girovita, che nelle donne europee non dovrebbe superare gli 80 cm e negli uomini i 94 cm. Quindi occhio alla pancia, perché se è in eccesso, il tessuto adiposo addominale si può infiammare scatenando un processo a cascata che comporta un eccesso di trigliceridi in altri organi, incluso il fegato, e sviluppo di insulinoresistenza: siamo allora all’obesità patologica e alla sindrome metabolica».

 

Rimedi?

«Aboca ha messo a punto un dispositivo medico, Metarecod, per il riequilibrio dei singoli parametri metabolici alterati, quali i grassi, la glicemia e la circonferenza addominale fino alla sindrome metabolica, a base di un complesso molecolare naturale (NeoPolicaptil Gel Retard). È stato testato in numerosi studi clinici. Uno, del maggio 2021 pubblicato sulla rivista internazionale Diabetes & Metabolic Syndrome: Clinical Research & Reviews, condotto in adulti obesi con sindrome metabolica e diabete mellito di tipo 2, ha mostrato per la prima volta che questa formulazione ha prodotto effetti comparabili al farmaco di riferimento per quanto riguarda il controllo glicemico, del peso corporeo, del girovita e il miglioramento dell’insulino-resistenza.

 

Lo studio è stato effettuato in collaborazione con l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” di Napoli, il Nefrocenter Research di Napoli e l’IRCCS San Raffaele Pisana di Roma. Poi nell’ottobre 2022 una metanalisi pubblicata sulla rivista Frontiers in Drug Safety and Regulation ha mostrato la consistenza dei risultati di efficacia e sicurezza di Metarecod in bambini, adolescenti e adulti. Si è trattato di una “rilettura” degli studi clinici e preclinici disponibili sull’uso di queste sostanze naturali volti a valutare i benefici clinici ottenuti in pazienti di diverse età (bambini e adolescenti o adulti) con obesità o sindrome metabolica (Smet), e ad indagare in modo esteso, in studi preclinici, il meccanismo di azione del prodotto. La metanalisi, mettendo insieme i dati provenienti da studi clinici già pubblicati, è al vertice della piramide dell’evidenza scientifica a sostegno dell’efficacia di un trattamento».

 

Quando e come si assume?

«Metarecod è in bustine granulari monodose, da sciogliere in acqua prima dei pasti principali. Crea una sorta di gel che modifica le caratteristiche fisiche del contenuto intestinale promuovendo, con un meccanismo non farmacologico, il rallentamento e la riduzione dell’assorbimento intestinale di zuccheri e grassi e pertanto un “riassetto” del loro metabolismo e una diminuzione del grasso addominale. E’ sempre consigliato unire una dieta equilibrata. Può essere assunto anche dai bambini a partire dagli 8 anni».

 

Cosa contiene Metarecod?

«È a base di estratti di piante ed è naturale e biodegradabile al 100 %. Metarecod è in linea con le linee guida EMA per contenere il rischio ambientale legato all’impiego di farmaci, come ad esempio alcuni antidiabetici che si accumulano nell’ambiente».

 

 

Il profilo

 

Andrea Cossu, medico gastroenterologo, si è laureato e specializzato all’Università “La Sapienza” di Roma. Nei successivi 10 anni si è dedicato alla ricerca nell’immunologia delle mucose presso l’Istituto Superiore di Sanità e L’Università Sapienza di Roma. Attualmente è Direttore Medico di Aboca.

 

 

Aboca, l’healthcare company italiana specializzata in dispositivi medici a base di sostanze naturali

Aboca è l’healthcare company italiana “specializzata in dispositivi medici a base di sostanze naturali”, (in vendita in farmacia e parafarmacia ed erboristeria). Nata nella primavera del 1978 dall’intuizione di Valentino Mercati, Aboca è dedita a trovare nelle sostanze naturali una risposta alle esigenze di salute, con un approccio basato sull’evidenza e fondato sui principi della Systems Medicine. Con un sistema integrato che va dalla coltivazione biologica, alla ricerca scientifica fino alla produzione, l’azienda opera per ottenere dalle piante, senza l’utilizzo di sostanze artificiali, i complessi molecolari naturali che sono alla base dei prodotti. Aboca è a Sansepolcro (AR) – dove nei terreni circostanti già nel 1200 si coltivavano piante officinali, e la fabbrica 4.0 è a Pistrino (PG). L’azienda sviluppa anche una serie di iniziative culturali che vanno dagli eventi, alle conferenze scientifiche fino alle Edizioni Aboca e ad Aboca Museum.