Lunedì 29 Aprile 2024

Tragedia sul lago di Nemi, si spezza un ramo e precipita per 30 metri: Fabrizio Procaccini di 14 anni muore davanti agli amici

Il giovane, originario di Ariccia, stava facendo un’escursione con 8 coetanei lungo una strada dichiarata inagibile: si è arrampicato su un albero ed è caduto in un burrone

Il lago di Nemi. Nel riquadro Fabrizio Procaccini, morto a 14 anni (foto X)

Il lago di Nemi. Nel riquadro Fabrizio Procaccini, morto a 14 anni (foto X)

Genzano (Roma), 15 aprile 2024 – Tragedia a Genzano, a sud di Roma, sulla strada impervia che costeggia al lago di Nemi nella zona dei Castelli, dove ieri nel tardo pomeriggio un ragazzino di 14 anni, Fabrizio Procaccini originario di Ariccia e iscritto al primo della scuola alberghiera di Velletri, è morto durante un’escursione insieme ad un gruppo di amici. Da una prima ricostruzione Fabrizio si è aggrappato al ramo di un albero che però si è spezzato e lo ha fatto precipitare in un dirupo per circa 30 metri. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Genzano, la polizia locale, i vigili del fuoco di Nemi e il 118 ma per il ragazzino non c'è stato nulla da fare.

L’incidente

Secondo una prima ricostruzione, l’incidente è avvenuto ieri intorno alle 19 lungo la via Perino che costeggia il lago di Nemi, in un tratto in cui il sentiero è su un costone. La strada è interessata da tempo da lavori e dichiarata non agibile per motivi di sicurezza ma, nonostante la chiusura, è spesso utilizzata da chi cerca di raggiungere le spiagge. Fabrizio ha trascorso la domenica pomeriggio di sole con un gruppo di 8 coetanei in riva al lago e, sulla strada del ritorno, avrebbe preso l’iniziativa di arrampicarsi su un albero. Ma un ramo ha ceduto e, davanti agli amici sotto choc, il 14enne è precipitato nel dirupo sottostante per circa 30 metri impattando contro alcune rocce.

I soccorsi 

Gli amici hanno subito chiamato i soccorsi ma al loro arrivo, dopo un tentativo di rianimazione, è stato constatato il decesso del giovane per le ferite riportate nella caduta. Per la zona impervia in cui si è verificato l’incidente, i soccorritori e i vigili del fuoco hanno dovuto lasciare i mezzi a circa 1 chilometro di distanza mentre per raggiungere il 14enne un medico e un infermiere si sono dovuti calare con le corde nel burrone. I carabinieri hanno raccolto la versione dell’incidente degli amici e svolto i rilievi in attesa delle disposizioni del magistrato di turno. La salma di Fabrizio è stata recuperata e portata in serata nella camera mortuaria dell'ospedale dei Castelli.

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