Mercoledì 24 Aprile 2024

Roma, avviso di controlli del Ministero dell'Interno sul portone di casa: ma è una truffa

Il Municipio XI Portuense della Capitale ha effettuato una verifica col Commissariato, accertando che si tratta di un documento falso, simile ad uno emesso ai tempi del Covid, in cui è richiesta anche l'esibizione di documenti, e allerta gli anziani a prestare attenzione

Roma, una copia dei falsi avvisi col logo del Ministero dell'Interno affissi sui portoni

Roma, una copia dei falsi avvisi col logo del Ministero dell'Interno affissi sui portoni

Roma, 17 aprile 2023 - Un avviso del Ministero dell'Interno affisso all'ingresso di diversi palazzi di Roma, che annuncia "controlli" delle "autorità" nei "condomini e nelle abitazioni private", invitando "gli eventuali non residenti di questo edificio a lasciare le abitazioni ospitanti, per rientrare nel loro domicilio di residenza". É l'ultima trovata di alcuni truffatori che cercano di introdursi nella case, specie quelle degli anziani e delle persone fragili, e sta facendo il giro dei social. Il tentativo di raggiro è stato svelato anche dal Municipio XI (Portuense) della Capitale: "Su diversi portoni ignoti hanno affisso questo avviso - si legge in un post su Facebook -. Il Municipio si è messo in contatto con il commissariato di Polizia 'San Paolo' che ha confermato che si tratta di un falso avviso. Le forze dell'ordine hanno avviato le attività di ricerca degli autori. Massima attenzione ai tentativi di truffa in casa, in modo particolare per gli anziani e le persone fragili".

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Nel documento inoltre "si prega alla richiesta di presentare i seguenti documenti: documento di identità con foto e specificato indirizzo di residenza; documento di locazione/contratto di affitto; altri documenti che comprovino la presenza in domicilio differente dal proprio di residenza per gravi motivi di necessità quali malattia, assistenza agli anziani (comprovata da certificazione medica), motivi inderogabili di lavoro che rientri nella relativa categoria Ateco". Tutte indicazioni, come anche le sanzioni previste per le "presenze non giustificate" (ammenda fino a 206 euro, arresto fino a 3 mesi, reclusione da 3 a 12 anni nei casi più gravi), che lasciano presumere si tratti di un avviso del Ministero emanato ai tempi delle restrizioni per il Covid, "riciclato" ora a scopi truffaldini.