Mercoledì 24 Aprile 2024

Salvini: "Juncker? Cercate su Google 'sobrio' o 'barcollante'". Renzi: "Manganello web"

Il vicepremier leghista torna ad attaccare il presidente della Commissione Ue. E sul reddito di cittadinanza ai rom: "Se sono perbene e italiani"

Un combo Ansa: Jean-Claud Juncker e Matteo Salvini

Un combo Ansa: Jean-Claud Juncker e Matteo Salvini

Roma, 3 ottobre 2018 - Matteo Salvini non demorde. E dopo la battutaccia di ieri sul presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker ("Parlo solo con chi è sobrio"), oggi torna all'attacco dalla platea televisiva di 'Mattino 5'. Il vicepremier leghista non smorza i toni, anzi spiega: "Juncker sobrio e barcollante? Andate a vedere le foto su Google...". E aggiunge: "Questo signore arriva da un paradiso fiscale come il Lussemburgo ed è il capo del governo che presiede 500 milioni di europei". E insiste: "Se a casa qualcuno va a digitare su Google Juncker sobrio o barcollante troverà delle immagini abbastanza evidenti, a volte impressionanti".

Il governo gialloverde si sente sotto attacco da parte dell'Europa. Salvini lo dice chiaro e tondo: "Io penso che in Europa ci sia qualcuno che punta a mettere in ginocchio l'Italia per comprarsi sottocosto aziende, banche, imprese alimentari, moda. Qualcuno vuole Italia debole e piena di immigrati, ma con questo governo la cosa non funziona".

E cosa dice il suo compagno di governo, Luigi Di Maio? "Io non mi sento di rimproverare l'altro vice presidente del Consiglio per quello che ha detto su Juncker", è il commento.

Portavoce Ue: "Juncker ama l'Italia"

IL PORTAVOCE DI JUNCKER - Glissando elegantemente sulle accuse personali a Juncker e le ricerche su Google, il portavoce della Commissione Ue Alexander Winterstein risponde comunque all'attacco di Salvini: "Il presidente Juncker rispetta e ha affetto per l'Italia e gli italiani - dice - e questo è ben noto, avendo trascorso la maggior parte della sua gioventù circondato da italiani". E ancora: "Non c'è bisogno di ribadire questa sua posizione molto molto chiara".

Il portavoce ha quindi ribadito le precisazioni di ieri su quanto testualmente detto da Juncker lunedì: "È molto importante restare aderenti a quello che il presidente ha effettivamente detto", non a traduzioni male interpretate dal tedesco. Il concetto espresso nel dialogo con i cittadini a Friburgo è che "se tutti infrangessero le regole, sarebbe la fine del coordinamento delle politiche economiche" e quindi della moneta unica. Quanto alla bozza di bilancio dell'Italia, ha aggiunto, "la Commissione la analizzerà quando la riceverà entro il 15 ottobre, e poi deciderà i passi appropriati come fa per ogni Paese". E, ha tenuto a puntualizzare ancora il portavoce, "valuteremo il bilancio per l'anno 2019 e prenderemo in considerazione le previsioni economiche d'autunno" della Commissione, attese attorno alla prima settimana di novembre.

 

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Renzi: "Usano il web come manganello"

RENZI ALL'ATTACCO - "Salvini e Di Maio adesso usano il manganello web contro Juncker - twitta al veleno l'ex premier Matteo Renzi - Sanno di aver combinato un disastro per l'economia italiana e hanno bisogno di un capro espiatorio. Dovevano cambiare l'Italia, adesso cercano solo di cambiare discorso. #ResistenzaCivile". 

E su Facebook l'ex leader dem spiega meglio: "Le famiglie pagheranno le scelte disgraziate di questi cialtroni. Ho discusso spesso con il Presidente Juncker. Talvolta ci ho anche litigato. Ma l'attacco personale che Di Maio e Salvini gli stanno rivolgendo merita una risposta. Cinque Stelle e Lega stanno distruggendo la ripresa economica italiana" osserva l'ex segretario del Pd. "Davanti alle critiche di merito la reazione dei grilloleghisti è sempre e soltanto l'attacco personale. Sanno di essere dalla parte del torto e allora attaccano la persona, in questo caso Juncker. È un modo infame di concepire la politica come violenza contro gli avversari anziché come soluzione dei problemi - insiste Renzi -. Hanno fatto un pasticcio che chiamano manovra del popolo. Anziché cercare una soluzione, cercano un capro espiatorio. Sono così, i populisti. Usano il Web come un manganello e l`avversario come un bersaglio. Prima o poi torneremo alla politica intesa come confronto sui problemi e sulle soluzioni. Ma in attesa di tornare civili fatemi dire che talvolta per stare dalla parte di chi manganella sul web basta tacere. Anche il silenzio è complice. E io non voglio restare silente: l`attacco personale a Juncker e la dimostrazione che Salvini e Di Maio stanno combinando un disastro per l`economia italiana e cercano un capro espiatorio".

IL COMMENTO / Lo spettro Italexit - di E. CISNETTO

USCITA DALL'EURO? - "In questo momento io lavoro e faccio l'interesse degli italiani con le regole di oggi, quindi all'interno della Ue e con la moneta che ci hanno messo in tasca", spiega poi Salvini, interpellato sulle dichiarazioni di questi giorni di esponenti della Lega. "Certo - ha aggiunto Salvini - se tornassi indietro potrei dire 'è stato un errore' ma non posso fare il ministro esprimendo dei desideri, voglio cambiare la realtà partendo da quella che e', quindi all'interno dell'Unione europea e delle sue regole". E alla richiesta di esprimere comunque un desiderio, Salvini ha replicato: "Che il Milan vinca lo scudetto prima di andare in pensione". E' quindi più probabile lo scudetto o l'uscita dall'euro? "No, no, no. Voglio un'Italia protagonista in Europa - assicura il vicepremier - Non siamo secondi a nessuno, non abbiamo niente da imparare da politici tedeschi, francesi, spagnoli e lussemburghesi". 

IL COMMENTO / Reddito di cittadinanza, un beneficio malefico - di R. MARMO

Reddito di cittadinanza, spesa vincolata: solo negozi italiani

"Reddito di cittadinanza ai rom? Se sono perbene"

REDDITO DI CITTADINANZA - Dopo Luigi Di Maio due giorni fa, sul reddito di cittadinanza interviene anche Salvini. Che sempre a 'Mattino 5', a precisa domanda, chiarisce la questione di chi avrà diritto al sussidio anti-povertà. Il reddito di cittadinanza andrà anche ai rom? E' la domanda. "Lo escludo, noi abbiamo chiesto che non sia concesso a caso, ma bisogna rispettare certi requisiti e cercare un lavoro e non mi sembra che nei campi rom ci sia tanta voglia di lavorare...", è la replica del ministro dell'Interno. 

Salvini subito dopo però aggiunge: "Non ne faccio una questione etnica, se sei un cittadino italiano, bianco, nero o verde, sei mio fratello. Ci sono rom che pagano le tasse, solo una parte vive nei campi. Io ce l'ho con chi vive nell'illegalità".  E insiste, il reddito andrà "anche ai rom se sono italiani e sono persone per bene". "Quelli dei campi rom alla fine del mio governo non ci dovranno più stare - aggiunge il leader leghista - comunque ribadisco che se si è cittadini italiani, si ha voglia di lavorare e si rispetta la legge non faccio differenza alcuna".