Primarie Pd, chi può votare. A che ora si saprà il vincitore

Consultazione 'aperta' fino alle 20. Tre i candidati: Martina, Zingaretti e Giachetti. Lunghe code ai gazebo, ok alle fotocopie delle schede vista la grande affluenza

Primarie Pd, fila al gazebo di piazza Mazzini a Roma (Dire)

Primarie Pd, fila al gazebo di piazza Mazzini a Roma (Dire)

Roma, 3 marzo 2019 - Sono aperti da stamani alle 8 i seggi per le primarie del Pd. Oggi, ai 7.000 gazebo allestiti nelle piazze italiane (e 150 all'estero), sarà possibile votare fino alle 20 per il nuovo segretario dem. In lizza ci sono tre candidati: l’ex ministro nonché ex segretario reggente Maurizio Martina, il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, il deputato ed ex candidato a sindaco di Roma Roberto Giachetti. Lunghe code si registrano sin dalla mattina in alcuni seggi, come in Piemonte e in Puglia.

"Sono contento di queste lunghe file in tutti i combini, è una risposta meravigliosa. Io avevo chiesto fiducia e passione per cambiare - ha detto Zingaretti, anche lui in fila a Piazza Mazzini per votare ai gazebo -. Mi pare che questo messaggio sia arrivato. Ora tocca a noi non tradire la fiducia degli italiani e se tocchera' a me giuro che non la tradirò mai". 

A quanto si apprende, la commissione nazionale congresso del Pd ha approvato una delibera che autorizza le fotocopie delle schede dove si esauriscono quelle in dotazione ai gazebo. Una decisione resasi necessaria vista la grande affluenza di elettori.

IL VADEMECUM Come e dove si vota

CHI PUO' VOTARE - La consultazione sarà 'aperta' (possono votare cioè anche i non iscritti al partito purché si riconoscano nella sua politica). Basta avere almeno 16 anni, essere cittadino italiano o comunitario (solo se residente in Italia) o anche extracomunitario con regolare permesso di soggiorno. Se si è iscritti al Pd, per votare occorre portare documento di identità, tessera del partito o copia della ricevuta di pagamento per avere la tessera. Gli iscritti non devono versare il contributo minimo previsto di 2 euro. Per trovare il proprio seggio sarà sufficiente collegarsi all'apposito sito https://www.pdprimarie2019.it e seguire le istruzioni.

REGOLAMENTO Cosa succede se nessuno supera il 50%

CHI STA CON CHIPer molti sulla consultazione aleggia ancora l'ombra dell'ex leader Matteo Renzi, il quale però promette che "chiunque vinca non dovrà temere da parte mia alcuna guerriglia come quella che io ho subito". I big dem si sono già schierati, ma a pesare questa volta saranno i voti dei singoli. Il favorito dai sondaggi Zingaretti punta a un milione di partecipanti. "Un fatto rivoluzionario per la democrazia italiana nel 2019, in questa crisi che viviamo sarebbe un segnale meraviglioso", dice malgrado il numero sia ampiamente più basso di quel milione e 800mila votanti registrati all'ultimo congresso, quasi due anni fa. Certo le primarie diranno molto sullo stato di salute del Pd: sarà il primo test dopo i flebili segnali di esistenza in vita arrivati alle regionali in Abruzzo e Sardegna. Zingaretti, Giachetti e Martina restano divisi sulle alleanze a sinistra (a partire dalla proposta di Carlo Calenda di un listone di tutti gli europeisti) e sul rapporto con il M5s.

QUANDO SI SAPRA' IL VINCITORE - Salvo una possibile 'reunion' al Nazareno a urne chiuse, i tre protagonisti seguiranno l'andamento delle primarie a Roma ma ognuno per contro proprio: Zingaretti alla sede del comitato al Circo Massimo; Giachetti al suo comitato a via dei Delfini, Martina al Nazareno. YouTrend diffonderà i primi risultati tra le 21 e le 21.30, durante lo speciale di Sky Tg24. Il quadro definitivo dovrebbe aversi invece intorno all'1 di notte.

MA SERVE PIU' DEL 50% - Eletto direttamente solo chi supera il 50% dei voti, altrimenti lo Statuto prevede l'elezione da parte dell'Assemblea nazionale.

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