Venerdì 26 Luglio 2024
LORENZO
Politica

L’establishment progressista snobba Schlein

Elly Schlein sta perdendo la fiducia dell'establishment progressista a causa della sua scarsa consistenza politica e della mancanza di idee forti espresse in modo semplice su questioni concrete. La sua leadership del Pd rischia di concludersi con le elezioni europee.

Castellani

Quando un ambiente tradizionalmente vicino, come il salotto televisivo di Otto e mezzo su La7, si mostra aggressivo con Elly Schlein, allora forse a sinistra c’è motivo di preoccupazione. L’impressione è che la giovane leader stia perdendo la fiducia dell’establishment progressista a causa della sua scarsa consistenza politica. Schlein è assente da gran parte delle questioni che contano nella vita quotidiana degli italiani. La scelta della battaglia sul salario minimo poteva essere una svolta nella concretezza, ma l’idea non è stata portata fino in fondo distraendosi tra le polemiche sul libro del generale Vannacci e gli attacchi al compagno di Giorgia Meloni. Eppure tra inflazione, immigrazione, politiche corporative, Pnrr, sono molti i campi in cui si può dispiegare un’opposizione efficace. Invece l’impressione è che Schlein, dando sempre preminenza a valutazioni di tipo morale più che politico, sia prigioniera degli schemi delle redazioni e degli intellettuali che l’hanno sostenuta e che oggi iniziano a scaricarla.

Nella cosiddetta “estate militante” della leader Pd, non c’è stata una dichiarazione o una azione della segretaria in grado di bucare lo schermo, di entrare nella mente di tutti gli elettori, di allargare la base elettorale. E infatti il Pd da mesi è immobile nei sondaggi senza riuscire nemmeno a recuperare un po’ di terreno sul Movimento 5 Stelle. Su troppe cose, infine, Schlein procede col freno a mano tirato, senza mostrare idee chiare: dal reddito di cittadinanza alla politica industriale, dal Superbonus 110% alle tasse, dall’immigrazione alle riforme europee la posizione della segretaria Pd è troppo incolore. Manca di idee forti, espresse in modo semplice, su poche questioni concrete che riguardino la vita di tutti gli italiani. Il supposto maschilismo di Giambruno, il razzismo di Vannacci, il tradizionalismo di Meloni non sono tra queste. Sarà bene ricordarselo, perché in questo clima le elezioni europee rischiano di essere per Schlein le prime e le ultime da leader del Pd.