Governo, chiuso contratto M5s-Lega. Sul premier "trattativa a oltrenza"

I leader scioglieranno gli ultimi nodi: ecco la bozza (PDF). Di Maio: "Io e Matteo pronti a stare fuori". Il leader del Carroccio: "Ministro leghista sarà garante dei confini". Governo, sale lo spread. Piazza Affari in rosso

Il segretario federale della Lega Matteo Salvini (Ansa)

Il segretario federale della Lega Matteo Salvini (Ansa)

Roma, 16 maggio 2018 - Il contratto di governo tra M5s e Lega è chiuso: 40 pagine, per oltre 20 punti. Ad annunciarlo sono il deputato pentastellato Alfonso Bonafede e Rocco Casalino, capo della comunicazione del Movimento. Adesso, spiegano, dovrà essere sottoposto ai due leader Luigi Di Maio e Matteo Salvini (che in serata si sono incontrati). Saranno loro infatti a dover sciogliere gli ultimi nodi. "Si tratta di 6 punti, appena 6 righe", minimizza Casalino. Ai due leader spetterà anche il compito più gravoso e delicato: individuare il nome del premier, che sarà politico e non terzo. Una trattativa che li impegnerà "ad oltranza", secondo quanto trapela da fonti del Movimento. 

FOCUS Ecco la bozza del contratto di governo (PDF) - di E.M.COLOMBO

Tornando al contratto, sempre secondo quanto riferito da fonti parlamentari grilline, del programma non fanno parte né l'uscita dall'euro né un eventuale referendum sulla moneta unica. C'è invece un capitolo sui vaccini. Dopo oltre una settimana di incontri, con la full immersion dello scorso weekend a Milano, quindi il tavolo tecnico ha concluso i lavori. Di Maio ha già informato gli iscritti "che nei prossimi giorni saranno chiamati a votare online", mentre Matteo Salvini assicura che lui e il leader del Movimento potrebbero salire al Colle "anche prima di lunedì".

SALVINI - Ma non finisce qui. Il segretario del Carroccio compare in diretta su Facebook per anticipare contenuti che farebbero parte del programma di governo. E mette subito sul piatto la questione migranti: "Un ministro della Lega tutelerà i confini nazionali". Dopo aver risposto per le rime all'Ue che chiede di non cambiare la politica migratoria, Salvini fa di più: "Se parte un governo i 5 miliardi di spesa previsti dalla sinistra per l'accoglienza vengono tagliati o almeno dimezzati per mettere soldi sul capitolo rimpatri, allontanamenti, espulsioni", dichiara, aggiungendo che "nel contratto c'è la difesa dei confini e credo che un ministro della Lega farà da garante". Salvini rivendica infatti per il Carroccio il ministero dell'Interno oltre a quello dell'Agricoltura

Il leader leghista rassicura sullo stato dell'arte anche se resta da capire chi sarà il premier, che secondo il grillino Di Stefano sarebbe già stato individuato. "Sarà un nome politico che viene individuato da due forze politiche con un mandato ben preciso", sintetizza nel frattempo Luigi Di Maio, interpellato dai cronisti a Montecitorio. 

Di Maio: "Premier politico"

Il bilancio delle trattative è positivo. "Sono felice, si ragiona non sui nomi ma solo sul futuro dell'Italia e si ragiona con il M5s in maniera corretta e costruttiva", fa sapere Salvini. Poi ribadisce: "Se devo fare un passo di lato io ci sono, lo farò". Ed è in piena sintonia con Di Maio: "Io mi auguro che si possa far parte del governo per mettersi alla prova in prima persona, ma se serve per farlo partire io e Salvini siamo pronti a stare fuori", dice il grillino. 

Il capo dello Stato Sergio Mattarella (Imagoeconomica)

"Lo spread? Un giochino della grande finanza"

Nel discorso in diretta Facebook di Salvini non è mancato un riferimento (polemico) alla notizia del rialzo dello spread, legato al clima di incertezza politica. Per il leader del Carroccio sono "giochini a tavolino della grande finanza". "Vi ricordate come andò a casa il Governo Berlusconi?  - dice ancora - Sale lo spread, scendono le Borse, preoccupazione in Europa, a Berlino, a Washington. Se nei salottini dove hanno deciso che i nostri figli devono vivere di precarietà e paura sono preoccupati vuol dire che stiamo facendo qualcosa che è giusto". E replica così agli allarmi che arrivano dalla stampa economica estera.  "Il Financial Times ha detto che stanno arrivando i barbari. Meglio barbari che servi, che svendono la dignità, il futuro, le aziende, perfino i confini dell'Italia. Prima gli italiani". 

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Di Maio: "Siamo alla rilettura conclusiva, tempi record" 

DI MAIO - Luigi Di Maio conferma che anche se restano alcune "questioni da dirimere", che saranno direttamente gestite da lui e Salvini. "Non è un contratto già esaustivo  - precisa - ma abbiamo messo su gran parte del lavoro". "Abbiamo creato un contratto di governo in tempi record e i mercati devono prendere atto di questo", sentenzia il leader pentastellato. Che poi mette le mani avanti: "Ci sarà la fila per sabotare questo esecutivo".

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Di Maio osserva poi come non sia "un caso che non ci sia neppure un media che faccia il tifo per questo governo. Di solito la maggior parte diventa filo-governativa o si schiera dalla parte del vincitore. In questo caso - insiste - non è così e questo mi motiva come non mai nella risoluta volontà di portare a casa questo risultato". Quindi elenca gli obiettivi: "Il Reddito di cittadinanza, la pensione di cittadinanza, la legge Fornero che sarà solo un brutto ricordo, l'eliminazione delle pensioni d'oro, lo stop al business dell'immigrazione, una tassazione più bassa per le imprese". "In sintesi - sottolinea - dentro questo contratto ci sono i cittadini, in questo contratto ci sei tu e la qualità della tua vita".

DI BATTISTA - E torna a parlare anche Alessandro Di Battista, intervenendo in merito alla questione dell'aumento dello spread. "A quanto pare i 'fantomatici' mercati sono tornati a farsi sentire. Eppure non aprivano bocca quando si massacravano i lavoratori, si tagliavano le pensioni, si regalavano denari pubblici alle banche private o si smantellava, lentamente ma inesorabilmente, lo stato sociale nei paesi di mezza Europa", scrive su Facebook l'ex deputato grillino che poi lancia un appello ai parlamentari del Movimento 5 Stelle e della Lega. "Siate patrioti! Siete rappresentanti del Popolo italiano e non emissari del capitalismo finanziario - prosegue - Ascoltate quel che si dice nei bar, nei mercati, negli uffici dei piccoli imprenditori, nelle Università o in fila dal medico di base - continua Di Battista -, non quello che esce da qualche consiglio di amministrazione di una banca d'affari".