Roma, 22 settembre 2021 – Domenica 3 e lunedì 4 ottobre in Italia si vota per le elezioni comunali 2021. Sono 1.157 i comuni dove verrà eletto il nuovo sindaco e sarà rinnovato il consiglio comunale. Le principali città, ovvero i sei capoluoghi di regione che vanno al voto, sono: Bologna, Milano, Roma, Torino, Napoli, Trieste.
Cosa serve per votare. Valgono i documenti d'identità scaduti
La lista degli impresentabili: 4 sono a Roma
Quando e a che ora si vota
Gli italiani che si recheranno a votare per le elezioni comunali sono circa 12 milioni. Le elezioni si terranno domenica 3, dalle ore 7 alle 23, e lunedì 4 ottobre, dalle ore 7 alle ore 15. L’eventuale secondo turno è previsto per domenica 17 e lunedì 18 ottobre.
A che ora si avranno i risultati. Exit poll e proiezioni
Attenzione, il calendario delle elezioni è diverso per:
- In Sicilia, si vota domenica 10 e lunedì 11 ottobre, con eventuale ballottaggio fissato per domenica 24 e lunedì 25 ottobre. - In Sardegna, si vota domenica 10 e lunedì 11 ottobre, con eventuale ballottaggio fissato per domenica 24 e lunedì 25 ottobre. - In Trentino Alto Adige, si vota soltanto domenica 10 ottobre, con eventuale ballottaggio fissato per domenica 24 ottobre. - In Valle d’Aosta, nell’unico comune al voto (Ayas), si vota soltanto domenica 10 ottobre, con eventuale ballottaggio fissato per domenica 24 ottobre.
Torino, il fac simile in Pdf della scheda elettorale
Dove si vota
Oltre a sei capoluoghi di regione (Bologna, Milano, Roma, Torino, Napoli, Trieste), si voterà anche in quattordici capoluoghi di provincia: Rimini, Ravenna, Grosseto, Varese, Savona, Novara, Latina, Caserta, Isernia, Pordenone, Salerno, Benevento, Cosenza e Carbonia. In totale i comuni chiamati al voto sono 1.157.
Chi può votare e che cosa bisogna portare al seggio
Per le elezioni comunali 2021, potranno recarsi alle urne tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto 18 anni d’età entro il 3 ottobre e che siano iscritti alle liste elettorali del proprio comune di residenza. Sarà necessario recarsi alle urne portando con sé un documento d’identità e la tessera elettorale.
Come si vota
Nella scheda che troveremo al seggio si potrà votare per il sindaco, per le liste a lui collegate, ma si può anche, come prevede il voto disgiunto, barrare la casella del sindaco e votare per una lista a lui non collegata. Si potranno esprimere al massimo due preferenze per i candidati al consiglio comunale, purché di genere diverso, ovvero un uomo e una donna. Il sindaco che verrà eletto è quello che ottiene la maggioranza assoluta dei voti (50% più uno) al primo o al secondo turno (per i comuni con più di 15mia abitanti).
Turno unico o doppio turno, le differenze
- Nei comuni con oltre 15mila abitanti, l’elezione del sindaco e il rinnovo del consiglio comunale avviene secondo un sistema maggioritario a doppio turno. Ovvero, se nessuno dei candidati sindaco raggiunge la maggioranza assoluta dei voti, i due candidati con più voti andranno al ballottaggio. E in questo caso, i cittadini chiamati al voto potranno solo esprimere la propria preferenza per uno dei due candidati e non più per le liste.
- Nei comuni con meno di 15mila abitanti, l’elezione del sindaco e il rinnovo del consiglio comunale avviene in un unico turno: non è previsto il ballottaggio. Vince quindi il candidato sindaco che ottiene la maggioranza relativa dei voti.