Tu menti, tu menti, tu menti, menti. Conosco chi conosci tu, so dove vai. Ti sei preso in giro, ti sei rovinato. Ti hanno fottuto, fregato, fregato. Eri così carino, eri così carino. Pigro di testa e ben vestito. Non fai niente di
male, niente di ciò che credi. Non sai quello che vuoi, non
riuscirai ad averlo. Niente è gratis, niente è a posto. Le
insegne luminose attirano gli allocchi … Affrettati, fa’ presto, il gioco volge al termine. Punta sul nero, punta sul rosso. Punta di più, il gioco è fatto. La posta sei tu. Eri così carino, eri così carino. Pigro di testa e ben vestito.
A quanto pare, qualcosa continuava ad ardere sotto la cenere e i loro fan non li avevano assolutamente dimenticati. Anzi rilanciano. E, in questo periodo di (inaspettata) reunion dei CCCP, anche i più giovani hanno finalmente avuto modo di conoscere e apprezzare, anche dal vivo (dopo lo scioglimento avvenuto nel 1990) le gesta del gruppo punk emiliano. ’Tu menti’ è uno dei brani più emblematici. Di sicuro uno di quelli che rappresenta meglio “Socialismo e barbarie”, il secondo album dei CCCP, pubblicato nel 1987. La canzone illumina il loro credo punk, ma con la giusta ironia. Facendosi beffe di chi al tempo, come i Sex Pistols, era forzatamente iconoclasta. Il pezzo sferza con poche parole un po’ tutte le ideologie e le mode musicali. Tanto per sottolineare che il punk dei CCCP si specchia nel canto gregoriano e che la band si è trovata a suo agio in tutti i generi musicali.