Giovedì 25 Aprile 2024

Psyché, l’anima live dei Nu Genea ora balla da sola sotto il Vesuvio

Il trio napoletano debutta con l’omonimo album: un viaggio caleidoscopico fra generi e influenze

Psyché, il trio napoletano debutta con l’omonimo album (foto di Sabrina Cirillo)

Psyché, il trio napoletano debutta con l’omonimo album (foto di Sabrina Cirillo)

Napoli, 17 maggio 2023 - Sono lo scheletro e l’anima della live band dei Nu Genea, il duo di dj e producer punta di diamante della nuova ondata Neapolitan Power. Marcello Giannini, Andrea De Fazio e Paolo Petrella – la sessione ritmica che accompagna gli autori di Marechià sul palcoscenico – ora hanno deciso di ballare (anche) da soli, con i loro Psyché.

La scintilla si accende nel 2018. Brucia lentamente nelle pause consentite dall’attività sul palcoscenico con i Nu Genea e si infiamma definitivamente nella primavera di quest’anno, quando i tre lanciano l’omonimo album di debutto, pot pourri di innumerevoli influenze, a comporre un sound originale e caleidoscopico, seppure nei rigorosi binari di uno stile unicamente strumentale.

Napoli sullo sfondo

Nel cuore degli Psyché ci sono il Mediterraneo, i Balcani, l’Africa e – ovviamente – la loro Napoli, sfondo e ispirazione di un album che muta pelle a ogni brano. Sotto il Vesuvio il trio ha vissuto le sue educazioni musicali e sentimentali. “Più che le atmosfere di Napoli – dicono in un breve scambio via email – nel nostro sound ha contato, e parecchio, tutta la musica che abbiamo suonato in questi venti anni di attività in città. Un linguaggio comune sviluppato nel tempo”. Il disco – disponibile su lp, cd e in versione digitale – esce per la romana Four Flies, fra le realtà più attente ai fermenti dell’underground electro e funk tricolori, oltre che etichetta di riferimento per gli appassionati di colonnesonore e library.

Quella vena che arriva dal cinema

Una koiné comunque personalizzata, che si rivela anche come possibile ingrediente di un ideale film ancora da scrivere. Come se Emir Kusturica provasse a cimentarsi con la fantascienza distopica. E infatti, dicono ancora gli Psyché, “il cinema rappresenta una decisa influenza nel nostro approccio alla musica. Se dovessimo comporre una colonna sonora? Potendo scegliere ci piacerebbe lavorare per una pellicola sci-fi”. Il suono degli Psyché, così come si rivela dai solchi del lavoro di debutto, è materia calda. E, anche se già incisa e registrata, in continua evoluzione. Tanto è vero che, spiegano i tre, “la dimensione live per noi è forse ancora più importante di quella in studio, perché dal vivo improvvisiamo molto. Spesso pensiamo di scherzare quando diciamo che il nostro genere è il jazz, ma in fondo forse è la verità”.

Festa senza fine per lo scudetto

L’esordio degli Psyché per un affascinante tiro del destino arriva nell’anno del ritorno dello scudetto sotto il Vesuvio. “Siamo tutti e tre tifosissimi del Napoli – svelano – e apparteniamo a quella generazione che ha vissuto tutto il percorso dalla serie C fino a questa meravigliosa vittoria. Ci siamo goduti il momento. È stata sicuramente una delle feste più belle degli ultimi anni e, se dobbiamo dire la verità, speriamo di festeggiare per qualche mese ancora”.