Venerdì 8 Novembre 2024

Protesta all’università di Napoli, annullato il dibattito con Molinari. Mattarella: “Bandire l’intolleranza dagli atenei”

Gli studenti: “Stop ai rapporti con Israele”. La Federico II cancella l’incontro con il direttore di Repubblica. Comunità ebraica: “Inaccettabile”. Solidarietà bipartisan al giornalista

La protesta degli studenti all'università Federico II di Napoli (Ansa)

La protesta degli studenti all'università Federico II di Napoli (Ansa)

Napoli, 15 marzo 2024 – Annullato, dopo la protesta di un gruppo di studenti, il dibattito in programma all'Università Federico II di Napoli con il direttore de la Repubblica Maurizio Molinari e il rettore Matteo Lorito. L'ateneo partenopeo ha infatti deciso di cancellare l'incontro sul 'Ruolo della cultura nel contesto di un Mediterraneo conteso' che si sarebbe dovuto svolgere nella facoltà di Ingegneria, Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, dopo che una quarantina di giovani sono riusciti a entrare nell'aula contestando l'evento in nome di quanto sta avvenendo a Gaza. All'interno della sede di Fuorigrotta ci sono state tensioni e spintoni con la polizia, mentre veniva anche affisso uno striscione con la scritta "Fuori i sionisti dalle università".

Le ragioni della protesta

Gli studenti hanno spiegato in una nota le motivazioni della loro protesta. "Volevamo dire – si legge – al direttore Molinari che, anche se lui sembra non riuscire a capirlo, in Palestina sono 30.000 i morti ammazzati da Israele. Il direttore di Repubblica e il rettore Lorito come possono parlare di Mediterraneo mentre si consuma nel cuore dello stesso, un genocidio? Com'è possibile soprattutto invitare in questa situazione il direttore di una delle testate italiane dichiaratamente sioniste, la Repubblica?. Noi chiediamo la rescissione di qualsiasi rapporto tra i nostri atenei ed Israele, a partire dai rapporti strutturali con la fondazione Med'or. La polizia che blocca gli studenti, prendendoli a calci e schiaffi, è un precedente gravissimo che racconta lo stato necrotico della nostra democrazia".

Dibattito annullato alla Federico II di Napoli dopo la protesta degli studenti (Ansa)
Dibattito annullato alla Federico II di Napoli dopo la protesta degli studenti (Ansa)

Le reazioni

Dura condanna per l'episodio è giunta dal Quirinale. "Quel che vi è da bandire dalle Università è l'intolleranza, perché con l'Università è incompatibile chi pretende di imporre le proprie idee impedendo che possa manifestarle chi la pensa diversamente", ha fatto sapere il Colle in un comunicato in cui si riferisce che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso telefonicamente la sua solidarietà al direttore Molinari.

Sconcerto è stato espresso anche dalla ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, che, alla luce dei recenti casi di intolleranza registrati all'interno degli atenei, ha poi contattato la presidente dei rettori italiani, Giovanna Iannantuoni, e ha chiesto alla Crui una riunione straordinaria per affrontare quella che viene definita un'emergenza intolleranza non più accettabile. Al tavolo saranno discussi gli strumenti migliori per far fronte alla situazione. "È inconcepibile e inaccettabile che l'Università Federico II sia stata costretta a cancellare una conferenza per le intimidazioni e la violenza di un gruppo di facinorosi contro il relatore, il direttore di Repubblica, solo perché ebreo. Solo perché cerca ancora di agire responsabilmente come giornalista", scrivono in una nota congiunta la presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, il presidente della Comunità ebraica di Roma, Victor Fadlun, e il presidente della Comunità ebraica di Milano, Walker Meghnagi. "Gli atenei sono o dovrebbero essere il luogo della tolleranza, dell'inclusione, della libertà di pensiero, del rispetto della persona –  aggiungono –. Se prevale l'antisemitismo, è una sconfitta per tutti".

La replica di Molinari

Solidarietà e vicinanza bipartisan è stata giunta a Molinari che, dal canto suo, replica: "La migliore risposta ad ogni forma di intolleranza è il rispetto per il prossimo". Il direttore, sul sito del suo giornale, spiega di aver proposto ai manifestanti di incontrarli per ascoltare le loro opinioni sulla guerra in Medio Oriente ma di aver ricevuto un rifiuto. "Resto comunque aperto al dialogo con loro su qualsiasi tema", conclude.