Napoli, 15 ottobre 2022 – Crescono i contagi in Campania, quattro province sotto i riflettori. Il tasso di incidenza è aumentato ad Avellino e Salerno – dove nell’ultima settimana sono stati rilevati 360 positivi ogni 100mila abitanti – ma anche a Caserta (270) e Napoli (220). Spinta dall'aumento dei contagi, continua a crescere la vendita dei test rapidi in farmacia e inizia risalire anche quella di mascherine e gel per disinfettare le mani: ecco cosa succede in Italia.
Sommario:
Il bollettino di oggi
Sono 2.193 i nuovi casi di Covid registrati nelle ultime 24 ore in Campania (+302 rispetto ai dati di ieri), a fronte di 13.315 tamponi effettuati nella regione. Scossa di assestamento, invece, per quanto riguarda il totale dei contagiati: sono 45.964 i campani in isolamento (-195). È quanto emerge dal quotidiano bollettino emesso dalla giunta regionale.
Covid oggi in Italia: 38.969 positivi e 73 morti. I dati del bollettino del 15 ottobre
Sono due le vittime (-4), che portano a 11.254 le vittime del virus dall’inizio della pandemia. A livello di ospedalizzazioni, sono in crescita i ricoveri nei reparti di area medica con 274 pazienti contagiati (+12), mentre restano stabili a quota 14 i posti letto occupati in terapia intensiva. Le persone risultate guarite al test di controllo sono state 2.386, per un totale di 2.264.381 casi esaminati Campania dall’inizio della pandemia.
Il dettaglio delle province
Oggi i contagi scendono in tutti i territori campani. Nell’area metropolitana di Napoli, l’analisi dei tamponi ha fatto emergere 994 nuovi casi (+196). Tra le province, la zona con i numeri più alti, al di fuori dell’area del Napoletano, è sempre Salerno, dove oggi si registrano 555 nuovi casi (+94). Nell’area allargata di Caserta, i test risultati positivi nelle ultime 24 ore sono stati 278 (+2). Segue Avellino con 194 nuovi positivi (+10), mentre Benevento rimane ancora in fondo alla classifica con 150 casi (+36).
Test rapidi, mascherine e gel: cosa succede
Dal 3 al 9 ottobre si registra una crescita dell'80,6% dei tamponi venduti nei presidi di Croce Verde in Italia per un totale di 7,4 milioni di euro. E l'aumento è del 65,5% rispetto alla stessa settimana di un anno fa. È quanto emerge dai dati Iqvia, società specializzata nell'elaborazione dei dati nel settore della salute.
Dopo il calo dei mesi scorsi riprende a salire anche la vendita di presidi di protezione dal contagio: nonostante non siano più obbligatorie neanche sui mezzi di trasporto pubblici, le mascherine, secondo Iqvia, vedono un aumento delle vendite dell'11%, pari a un valore complessivo di un milione di euro. Mentre per quanto riguarda gli igienizzanti per mani, la crescita è del 9,5% (pari a 96mila euro) rispetto alla settimana precedente.
Sia le vendite di mascherine che di gel, però, sono in calo se confrontati con i valori di un anno fa: per le mascherine si registra una riduzione del 60,8%, mentre per i gel igienizzanti la riduzione è del 42,9%. Un dato che può evidenziare una minor attenzione da parte degli italiani all'utilizzo di questi presidi, nonostante i contagi siano molto numerosi, come certificato dalla vendita di tamponi rapidi.