Covid Campania 2 dicembre, oggi 1.271 e 5 morti. De Luca: “Capodanno in piazza? Si vedrà”

Sono 312 i ricoverati in area medica e 22 i posti letto di terapia intensiva occupati. A Caserta, screening su un migliaio di alunni e genitori della scuola frequentata dai figli del paziente zero della variante Omicron

Bollettino Covid Campania, 2 dicembre 2021

Bollettino Covid Campania, 2 dicembre 2021

Napoli, 2 dicembre 2021 - Sono 1.271 i positivi registrati nelle ultime 24 ore in Campania, rilevati a fronte di 32.619 tamponi processati. Sono cinque le persone decedute, di cui quattro nelle ultime 48 ore e una in precedenza ma registrata ieri. In tutte le province ci sono 17.716 persone in quarantena, di cui 312 ricoverati in area medica (-6) e 22 in terapia intensiva occupati (-1).

Il maggior numero dei contagi continuano ad essere nell’area della Città metropolitana di Napoli, con 738 nuovi casi che portano a 291.967 il totale dei casi che si sono verificati negli ultimi due anni. La seconda città, per numero di contagi, oggi è Caserta con 240 persone risultate positive nelle ultime ore, che portano il conteggio totale dei casi riscontrati finora in tutta la provincia a 75.619 unità.

Salerno ci sono altri 190 casi e un bilancio dei contagiati dal virus di 79.170 persone, dal febbraio 2020 ad oggi. Subito dopo, nella classifica dei contagi per provincia, compare Benevento con 49 nuovi contagi e un conto complessivo dei malati e dei guariti di 14.672 persone. Avellino ha invece registrato 45 nuovi positivi, per un totale di 22.979 casi in tutto.

Variante Omicron: screening sugli studenti di Caserta

L'obiettivo è cercare di intercettare tutti i possibili positivi asintomatici della variante Omicron. Così a Caserta sono partiti gli screening di massa per un migliaio tra alunni e genitori della scuola frequentata dai figli del manager risultato il primo positivo alla variante in Italia. L'istituto comprensivo di cui fanno parte tre plessi - il centrale con la scuola dell'infanzia, l'elementare dove vanno i figli del paziente zero e altre due sedi distaccate – è chiuso su ordine del sindaco di Caserta, Carlo Marino.

In molti oggi hanno affrontato una lunga coda davanti la caserma del comando provinciale dei Vigili del Fuoco, dove è stata installata una postazione drive-in per i tamponi. Sono quattro sinora le persone contagiate da omicron - oltre al manager, i due figli e la moglie - mentre all’ospedale Cotugno di Napoli si stanno sequenziando i tamponi di altri cinque casi emersi due giorni fa, al terzo test sui primi 70 tracciati, tra cui tre alunni della classe di uno dei bambini del manager, un docente e la badante della suocera.

La situazione in Italia

Anche oggi la regione con il maggior numero di casi è il Veneto (2.873), davanti a Lombardia (2.620), Lazio (1.810), Emilia Romagna (1.464) e Campania (1.271). Il numero totale di casi da inizio pandemia è di 5.060.430. I guariti sono 4.717.556 (+7.650 rispetto a ieri), gli attualmente positivi 208.871 (+9.088). Di questi, 202.875 sono in isolamento domiciliare.

De Luca: “Capodanno in piazza? Si vedrà”

“Sono assolutamente convinto che sarebbe meglio evitare occasioni di diffusione del contagio. Ovviamente valuterò nei prossimi giorni in base all'andamento dell'epidemia anche le decisioni da prendere". Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ribadisce così le sue perplessità in merito all'opportunità o meno di festeggiare il prossimo Capodanno in piazza.

"Si può fare anche una valutazione di ordine diverso - aggiunge, a margine della presentazione del cartellone invernale del Festival di Ravello - le feste in piazza possono limitare le feste al chiuso, ma io sono convinto che non sia così, perché avremo le feste in piazza e le feste al chiuso. Non è che la serata di Capodanno si ferma a mezzanotte, quindi sarei sinceramente dell'opinione di evitare. Anche perché la notte di Capodanno vorrei sapere chi è in grado di fare controlli di mascherine e green pass".

Ma a decidere, alla fine saranno le amministrazioni locali "in base all'andamento della pandemia", ribadisce De Luca. "Non vorrei che per una occasione di una festa - conclude - dovessimo pagare un prezzo pesante per i mesi successivi".