Sabato 27 Luglio 2024

Camorra, blitz nel rione Traiano con 26 arresti. Duro colpo contro il clan Sorianiello: armi e droga nascoste in un fruttivendolo

All’alba i carabinieri sono intervenuti nel “parco del 99” a ovest della città roccaforte della cosca camorristica: sfuggiti il boss Simone Sorianiello e il narcotrafficante Simone Bartiromo. Piantedosi: “Quotidiane azioni nelle aree più difficili del Paese”

Napoli, 18 settembre 2023 – Blitz all’alba dei carabinieri nel rione Traiano contro il clan Sorianiello a Napoli. I carabinieri del comando provinciale hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip partenopeo su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia a carico di 29 indagati, uno dei quali morto per cause naturali prima dell'operazione. Sono però sfuggiti all’arresto il boss Simone Sorianiello e il narcotrafficante Simone Bartiromo.

Blitz dei carabinieri nel rione Traiano a Napoli
Blitz dei carabinieri nel rione Traiano a Napoli

Tutti gli indagati devono rispondere a vario titolo di associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, e detenzione abusiva di arma da fuoco. La cosca è attiva nell'area ovest di Napoli e l’operazione dei carabinieri ha riguardato in particolare il cosiddetto “parco del 99”, la parte del rione Traiano fatta di basse palazzine delimitata dai murale di Maradona e del Napoli e con una statua grande di Padre Pio al centro di una aiuola.

Il boss irreperibile

Due elementi di vertice del clan risultano irreperibili: si stratta del boss Simone Sorianiello e di Simone Bartiromo, diventato punto un riferimento nell'approvvigionamento della cocaina dopo l'arresto del narcotrafficante internazionale Raffaele Imperiale e del suo braccio destro Bruno Carbone. Un terzo indagato, Giuseppe Gaetano, è invece deceduto, per cause naturali.

Blitz dei Carabinieri al Rione Traiano di Napoli, 29 arresti
Blitz dei Carabinieri al Rione Traiano di Napoli, 29 arresti

Le armi e la droga custodite da un fruttivendolo

Era un fruttivendolo a custodire l'arsenale e anche la droga del clan napoletano Soraniello, organizzazione camorristica che agisce sotto il controllo dell'Alleanza di Secondigliano e che traffica e spaccia droga nel rione Traiano, una delle piazze di spaccio più importanti della città. L'arsenale è stato scoperto il 13 gennaio 2021 in un negozio di frutta che si trova nel quartiere Bagnoli di Napoli, a non molta distanza dal rione Traiano. A gestirlo era Salvatore Vivenzio, cognato del boss Soraniello, che in quell'occasione è stato arrestato e successivamente condannato in primo grado il 22 luglio dello stesso anno. Dalle indagini è anche emerso anche che svolgeva il ruolo di corriere. Quel giorno i carabinieri sequestrarono 10 mitragliatori (5 Kalashnikov e 5 pistole mitragliatrici), un fucile a pompa, 11 pistole, un silenziatore, 328 proiettili di vario calibro, 3 giubbotti antiproiettile e 14 chilogrammi di droga (11,296 di hashish e 2.621 di marijuana). L'episodio provocò il disappunto del boss Soraniello che, in una intercettazione ambientale captata dagli carabinieri commenta sconfortato l'accaduto parlando con una persona non identificata: “Si sono portati tutto quanto, ci hanno spogliato nudi, hai capito?”.

Blitz dei Carabinieri al Rione Traiano di Napoli, 29 arresti
Blitz dei Carabinieri al Rione Traiano di Napoli, 29 arresti

L’inchiesta della Dda

L’operazione di oggi arriva dopo un’articolata attività d’indagine coordinata dalla Dda di Napoli e condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo dal 2019 al 2021. L’inchiesta documenta l’appartenenza degli indagati al clan Sorianiello, operante nel rione Traiano, rientrante nella sfera di influenza del cartello criminale della cosiddetta “Alleanza di Secondigliano”. Il clan ha il controllo delle piazze di spaccio attive all’interno del “parco della 99” e controlla questa parte del territorio con estorsioni, azioni di intimidazione e scontri con armi da fuoco contro i clan rivali. Le indagini hanno finora permesso di identificare e trarre in arresto mandanti ed esecutori materiali dell’omicidio di Oviamwonyi Desmond e del ferimento di Idahosa Morris, avvenuti nel maggio del 2020 nell’ambito dello stesso contesto camorristico. Sono inoltre stati sequestrati al clan 15 chili di sostanza stupefacente di vario tipo, oltre a un arsenale di 24 pistole, 14 fucili da guerra, 670 munizioni di vario calibro, silenziatori e giubbetti antiproiettile.

Piantedosi: “Quotidiane azioni nelle aree più difficili del Paese”

"Quotidiane e capillari azioni di contrasto alla criminalità organizzata, per garantire migliori condizioni di legalità e sicurezza sui territori. Un impegno costante di magistratura e Forze dell'ordine per assicurare una sempre maggiore presenza dello Stato nelle aree più difficili del Paese". Lo ha dichiarato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, commentando l'operazione nel rione Traiano di Napoli. "Un contributo fondamentale nella lotta al malaffare, all'illegalità e al degrado per costruire, in sinergia con tutte le Istituzioni, migliori prospettive di vita per i nostri cittadini", ha aggiunto il titolare del Viminale.