Sabato 27 Luglio 2024

Berlusconi e Napoli, ritratto in chiaroscuro dai tifosi a Noemi Letizia

“Illusa e utilizzata dalla politica quand’ero minorenne” afferma la donna, che finì alla ribalta quando il Cavaliere partecipò alla sua festa per i 18 anni. ‘Sono un napoletano nato a Milano’ recita lo striscione appeso dai tifosi del Napoli calcio. Le cravatte Made in Napoli e i manifesti funebri

Napoli, 12 giugno 2023 – ‘Sono un napoletano nato a Milano. Riposa in pace Silvio!’. É l'addio al Cavaliere da parte dei tifosi della curva A del Napoli, contenuto in uno striscione esposto questo ieri pomeriggio in città, in un punto panoramico che abbraccia tutto il golfo e ha sullo sfondo il Vesuvio. Il legame tra il capoluogo partenopeo e l’ex premier e leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, morto ieri in ospedale, è sempre stato stretto. Lui stesso si era definito appunto un ‘Napoletano nato a Milano’, ed aveva scritto un centinaio di canzoni di cui molte nel dialetto degli scugnizzi, secondo la melodia tipica napoletana. Brani musicati da Mariano Apicella e spesso cantanti insieme.

Un tifoso del Napoli ha lasciato invece un maglietta degli Azzurri campioni d’Italia davanti a Villa San Martino ad Arcore dove la salma dell’ex presidente del Consiglio è stata trasferita ieri.

Domani i funerali a Milano: dove e quando  

Berlusconi: anche la mamma di Fascina a Villa San Martino
Berlusconi: anche la mamma di Fascina a Villa San Martino

“Una strada intitolata al presidente azzurro”

"Porteremo nel prossimo Consiglio comunale un ordine del giorno per intitolare una strada o una piazza al presidente azzurro". Lo annunciano i due consiglieri comunali di Forza Italia a Napoli, Salvatore Guangi, vicepresidente dell'assemblea, e Iris Savastano, delegati dal sindaco Manfredi a rappresentare la città ai funerali di stato a Milano. "Per noi sarà l'occasione di portare un pezzo di Napoli, da sempre nel cuore di Berlusconi, nel giorno del suo ultimo saluto", dicono.

Noemi Letizia: “Illusa e utilizzata da politica”

"Avanti alla morte dobbiamo essere tutti rispettosi e seri. Questo è il volere di Dio e dell'universo. Anche in guerra i nemici feriti o uccisi sono sacri. Silvio Berlusconi è stato il Maradona della politica oltre che del calcio. Purtroppo quando ero piccola ed ero minorenne, dalla politica sono stata illusa ed utilizzata e non ho ricevuto alcuna tutela dalle istituzioni nè dai mass media nonostante la mia età . Ma anche dal male può nascere il bene. Sono contro le speculazioni". Lo dice all'ANSA Noemi Letizia in merito alla morte di Silvio Berlusconi.

Berlusconi, allora presidente del Consiglio, quando Noemi festeggiò 18 anni, andò alla sua festa di compleanno, a Casoria. Una presenza che suscitò polemiche perché, questa fu l'accusa, utilizzò un aereo di servizio. Accuse, dopo quella festa, anche di altro tipo avanzate da Veronica Lario in una lettera aperta, nel 2007, che fu l'anticamera della separazione e del divorzio dal Cavaliere qualche anno dopo, in cui la Lario fece quasi un appello: 'Aiutatelo, è malato', scrisse tra l'altro.

"I migliori giudici? Tempo, storia e Dio”

"Oggi sono una donna matura e sono una madre ed ho il dovere di insegnare ai miei figli il rispetto ed i valori positivi della vita - aggiunge Noemi - Sono contro le speculazioni, il marketing ed il caos fatto dai media e sono assolutamente contro la solita ipocrisia politica a cui si continua ad assistere anche in questi tristi momenti, quando i migliori giudici saranno il tempo, la storia e Dio". "A volte per mostrare rispetto basta fare silenzio - conclude -. Non ho altro da aggiungere e dico basta a qualsiasi forma di speculazione. Per il resto, la mia tutela, riferita a qualsiasi tempo passato o futuro, sarà materia di interesse dei miei avvocati in altri tempi e nelle sedi competenti. Che Dio lo accolga nella sua pace".

Manifesto funebre: “Ciao Silvio”

"Ciao Silvio...buon viaggio" e accanto una frase attribuita a Silvio Berlusconi che recita: "Spero che questa mia esistenza terrena possa terminare mentre io sono teso a raggiungere un altro traguardo oltre la siepe". E' il testo del manifesto funebre affisso in numerose copie nel centro storico di Napoli ad opera dell'agenzia di pompe funebri Salvatore Kaiser. Sul manifesto - sullo sfondo le date 1936-2023 - anche due foto dell'ex premier di cui una in bianco e nero e l'altra a colori. "Berlusconi, al di là di come la si pensi in politica, è stato un grande uomo, un grande imprenditore che ha dato lavoro a tanti e ci sembrava giusto ricordarlo. Poi lui aveva un rapporto speciale con Napoli al punto da definirsi un napoletano nato a Milano. Berlusconi a Napoli lascia tanti amici". Diversi i passanti incuriositi che si fermano a fotografare il manifesto. Qualcuno, a distanza di poche ore dall'affissione, appare già deteriorato perché strappato.

Berlusconi: a Napoli manifesti funebri, ciao Silvio
Berlusconi: a Napoli manifesti funebri, ciao Silvio

Cravatta modello ‘Punta a spillo”

"Un grande appassionato della città di Napoli e il nostro migliore rappresentante, Non posso che ringraziarlo per quanto ha fatto per la nostra riconoscibilità". Così il "re delle cravatte "Maurizio Marinella, titolare della storica boutique "E. Marinella" di Napoli, commenta all'Adnkronos la morte di Silvio Berlusconi, per anni suo cliente affezionato. "Da presidente del Consiglio - ricorda Marinella - ci chiedeva sempre di preparargli un cofanetto con le nostre cravatte che poi regalava ogni volta che andava a fare una visita di Stato. Le cravatte potevano essere tutte diverse, ma una non doveva mai mancare: il modello 'Punta a spillo' blu e bianca, che è diventata la sua cravatta simbolo. Ne ordinava talmente tante che un giorno gli chiesi perché portasse sempre quella, lui mi rispose: 'Perché se vado la mattina a un incontro e la sera a un ricevimento o a teatro, con questa cravatta mi trovo a mio agio sempre, sto bene in tutte le occasioni'.

L’omaggio a tutti gli atleti olimpici

E' diventata un riferimento al punto che le aziende hanno iniziato a chiederci 'la cravatta di Berlusconi'". Marinella racconta poi un altro aneddoto: "Quando mi chiamava a Palazzo Grazioli e gli portavo le cravatte tra le quali decidere quale prendere, lui diceva sempre di dover fare la scelta insieme ai 'due Marinella'. Il primo ero io, la seconda era la sua storica segretaria, Marinella Brambilla. La scelta finale veniva fatta da noi tre, insieme". E ancora, "in occasione di un'Olimpiade ha voluto regalare una cravatta a tutti gli atleti e una sciarpa o foulard a tutte le atlete che avevano partecipato, non solo ai vincitori di medaglie". Per la boutique napoletana l'ex premier è diventato così una sorta di "rappresentante" e per questo, spiega Maurizio Marinella, "devo ringraziarlo tantissimo, per quello che ha fatto nei nostri confronti e per la nostra riconoscibilità che ha aumentato". E anche, conclude Marinella, "per la passione che aveva per la città di Napoli. Quando veniva qui davvero scatenava le folle. Nella nostra boutique abbiamo ospitato e ospitiamo ancora grandissimi personaggi, ma non è mai successo quello che accadeva quando veniva lui. La gente impazziva, tantissimi aspettavano all'esterno per salutarlo, per toccarlo. Le persone si sentivano avvolte da una positività che soltanto lui, il più grande comunicatore che abbiamo mai avuto, riusciva a trasmettere".

"Era un fuoriclasse”

"Nella vita come nello sport e in tutto ci sono i grandi campioni, i bravissimi imprenditori e i fuoriclasse che sono pochi. Lui era un fuoriclasse, su questo non c'è alcun dubbio". Così Luca Cordero di Montezemolo ha commentato da Napoli la scomparsa di Silvio Berlusconi. "Ho conosciuto Berlusconi nel 1976 - ha raccontato Montezemolo - quando venne a Torino e mi chiese di poter incontrare l'avvocato Agnelli perché voleva comprare una piccola televisione che era del giornale La Stampa che si chiamava Tele Torino. Ho avuto un lungo rapporto - ha aggiunto - e anche l'onore di essere stato richiesto ben due volte da lui per fare il ministro ma per mille motivi diversi non ho potuto accedere alla sua richiesta".

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