Lunedì 15 Aprile 2024

Arzano, colpi di pistola in strada: sono ragazzini che giocano con un'arma ad aria compressa

È accaduto in via Cristoforo Colombo: colpite le tapparelle di un appartamento. L'arma giocattolo sequestrata. Delinquenza minorile "fenomeno in crescita"

Pistola giocattolo

Pistola giocattolo

Arzano (Napoli), 17 aprile 2023 - Colpi di pistola in strada ad Arzano, ad esploderli un gruppo di ragazzini, per rompere la noia della domenica pomeriggio. I residenti di via Colombo, pensando al peggio, allarmati hanno chiamato il 112 e sul posto sono intervenuti i Carabinieri della tenenza di Arzano.

A terra i militari hanno trovato e sequestrato 10 pallini in plastica, i pallini hanno colpito una tapparella al primo piano di uno stabile che è stata danneggiata. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, ad esplodere i colpi non sarebbe stata l'ennesimo agguato per un regolamento di conti, a sparare, invece, sarebbero stati alcuni ragazzini utilizzando una pistola ad aria compressa. Indagini in corso.

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Delinquenza minorile a Napoli e in Campania

L'episodio dello scorso pomeriggio riporta al tema sempre più caldo della delinquenza fra giovanissimi. "Un fenomeno in continua crescita in tutta la Regione e diffuso, soprattutto nella città di Napoli, riguarda la delinquenza minorile che ha fatto registrare, in quest'ultimo semestre, numerosi episodi di violenza con un significativo impatto negativo sulla percezione collettiva della sicurezza urbana", si legge nella relazione del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi al Parlamento sull'attività svolta e sui risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia. "Il fenomeno - prosegue - appare particolarmente preoccupante perché matura in difficili contesti ambientali, caratterizzati da diffusa illegalità, da elevata densità abitativa e forte degrado. Si tratta di condizioni che spingono le giovani generazioni alla ricerca di auto-affermazione esponendoli maggiormente al rischio attrattivo del circuito criminale camorrista. Nel semestre in esame si è anche assistito ad una elevata diffusione di comportamenti antisociali e illeciti aventi come protagonisti i minori, ovvero condotte criminali riconducibili ai fenomeni baby gang, bullismo e cyber bullismo, in cui il minore stesso emerge, contemporaneamente, quale autore e vittima del reato. Ciò impone la necessità di mantenere distinti i fenomeni conseguenti al diretto coinvolgimento dei minori nei contesti di criminalità organizzata da quelli che scaturiscono dalle condizioni di povertà educative dei contesti familiari. Se da un lato la devianza minorile partenopea affonda le sue radici nel passato va anche sottolineato come a Napoli, così come in tutta la Campania, la prolungata assenza dalle attività scolastiche a causa della pandemia ha, in un certo qual modo, favorito l'avvicinamento dei minorenni alle attività illegali "di strada" avviandoli verso la "carriera delinquenziale". La relazione conclude così: "I fenomeni di devianza minorile a Napoli e nella Campania, tuttavia, non sono da considerarsi esclusivamente un prodotto della camorra ma da questa traggono comunque linfa ed ispirazione secondo modelli comportamentali tipici di emulazione e identificazione".