Alberto Angela, il nuovo show del sabato sera da Michelangelo a Cleopatra

Roma, 29 settembre 2018 - Altro che canzoni e balletti. Si cambia. Non è detto che il sabato sera di Raiuno debba continuare a proporre intrattenimento leggero, e la concorrenza faccia quel che vuole. Del resto sabato scorso Alberto Angela con Stanotte a Pompei ha vinto la sfida degli ascolti un 25 per cento di share, che il direttore di Raiuno, Angelo Teodoli, solo a ricordarlo, si inorgoglisce. E allora, che divulgazione sia. Così, Alberto Angela con il suo Ulisse - Il piacere della scoperta, trasloca armi e bagagli, con regista e redazione al seguito, da Raitre a Raiuno. Da questa sera, per 4 puntate. E per Alberto Angela impegnato a presentare la sua nuova avventura, si sono per la prima volta aperte le porte della Curia Iulia, al Foro Romano.

Angela, quattro nuove puntate su quali argomenti? «Cominciamo questa sera con la Cappella Sistina, spostandoci tra Roma, Firenze e Londra. Grazie a una sorta di ponteggi virtuali mostreremo gli affreschi da vicino, rivelando dettagli impossibili da scorgere dal basso».

E nei sabati successivi? «La seconda puntata sarà dedicata a Cleopatra, e, con l’aiuto dei carabinieri del Ris, cercheremo di ricostruire il suo volto. Sabato 13 ottobre ricorderemo il rastrellamento degli ebrei nel ghetto di Roma, avvenuto il 16 ottobre 1943, spostandoci anche nei campi di sterminio e ricordando la disumana cattiveria dei nazisti. Ultima puntata, sabato 20 ottobre, sulla dinastia degli Asburgo e l’imperatrice Sissi. Ci sarà sempre Gigi Proietti e nella puntata su Cleopatra, reciterà l’orazione funebre di Marco Antonio per Cesare, tratta dal Giulio Cesare di Shakespeare, esattamente nello stesso luogo dove la pronunciò Marco Antonio: un momento da brividi, un evento in sé».

Bel cambiamento per il sabato sera di Raiuno, proporre il suo programma. «Io sono del ’62, ricordo il sabato sera di Raiuno con Mina e Walter Chiari. Quando mi hanno chiamato e mi hanno detto: “il sabato sera lo fai tu”, ho risposto non è possibile, vi siete sbagliati. Certo, sentiamo una grandissima pressione e siamo consapevoli che si tratta di una sfida, ma penso che sia anche un segnale positivo. Una bellissima pagina di tv, a prescindere dai risultati».

Cosa cambia da Raitre a Raiuno? «È come un calciatore che cambia squadra ma gioca nello stesso campionato».