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Sartarelli, l’amore viscerale per il Verdicchio. E per l’ambiente

PREZZI&QUALITA’ – La cantina marchigiana è un rarissimo esempio di produzione esclusivamente monovarietale. E i vini sono tutti senza residui chimici

di LORENZO FRASSOLDATI -
20 febbraio 2024
La famiglia Sartarelli

La famiglia Sartarelli

La nostra squadra è la nostra famiglia, è il manifesto di Sartarelli. La filosofia produttiva si riassume nel motto ‘In Verdicchio veritas’, a scanso di equivoci.

Sartarelli è una delle poche aziende vitivinicole italiane che vanta una produzione esclusivamente monovarietale, nel caso specifico il Verdicchio, l’uva bianca autoctona principessa delle Marche. In principio fu Ferruccio Sartarelli, apprezzato panettiere prima, imprenditore poi, stimato benefattore e mecenate sia nei confronti delle istituzioni che dei meno abbienti. Un vero pioniere. Nel 1972 per amore della moglie Matilde, abbandona definitivamente l’idea di trasferirsi in Argentina per investire nella terra e si dedica a fare del Verdicchio, all’epoca considerato solo come vino da tavola adatto alle grandi quantità, un prodotto di assoluta eccellenza. Un sogno che con il tempo trasferisce alla figlia Donatella e al genero Patrizio.

Vigneti Sartarelli a Poggio San Marcello
Vigneti Sartarelli a Poggio San Marcello

Inizia così la storia coraggiosa dell’azienda Sartarelli che ha fatto propri i valori del nonno: qualità, competenza, caparbietà e affidabilità. Attorno alla storica casa colonica nel comune di Poggio San Marcello, una piccola gemma preziosa incastonata nelle magnifiche colline marchigiane, a 350 metri sul livello del mare, si estendono 55 ettari di vigneti e 6 ettari di ulivi. Siamo sul lato sinistro del fiume Esino, che è la zona classica per la produzione del Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc. Donatella e Patrizio oggi sono affiancati in azienda dai figli: Caterina si occupa dell’export, mentre Tommaso è ormai uno stimato enologo.

La vinificazione avviene esclusivamente in botti di acciaio così come l’affinamento, con una temperatura costante inferiore ai 18°C al fine di esaltare gli aromi dei vini. L’impegno al rispetto dell’ambiente si traduce nella filosofia ‘Residuo Zero’, un percorso di ricerca iniziato nel 2013 che oggi copre tutta la superficie aziendale. I vini Sartarelli sono tutti senza residui chimici grazie all’uso di induttori di resistenza derivati da erbe, alghe e lieviti, i quali, simulando agli occhi della pianta l’attacco della malattia, stimolano la capacità di reazione tempestiva della pianta stessa. Ne consegue una maggiore qualità dei grappoli con relativo aumento degli antiossidanti naturali del vino, nonché nell’assenza totale di residui chimici (0,001 mg/kg, limite strumentale) a garanzia per il consumatore di un prodotto sano, sicuro e pulito. Procedura tutta certificata .

Gli assaggi

Vini Sartarelli
Vini Sartarelli

Classico 2022 (10 € in enoteca), entry level di tutto rispetto, piacevole, fresco, beverino. Tralivio 2022 (15 €) selezione dai vigneti più vecchi. Elegante, erbaceo, sapido, nota amara finale. Balciana 2020 (26 €) super- Verdicchio che fa 2 anni tra acciaio e vetro , solo nelle annate migliori. Grande naso, ampio, struttura , eleganza, da invecchiare. Sartarelli Brut, spumante metodo Martinotti-Charmat lungo, (5-6 mesi sulle fecce), da segnalare anche per un rapporto qualità-prezzo fantastico (11 €). Bolle decise ma non invadenti, bel naso di mela e lieviti, agrumato, dinamico e persistente.

Info: www.sartarelli.it