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Pinot Grigio delle Venezie, mercati nazionali e internazionali: strategie per il futuro della Doc

Analisi e dati sullo sviluppo della denominazione bianchista più grande d’Italia, che piace all’estero

di MONICA GUERCI -
11 aprile 2024
Pinot Grigio delle Venezie Doc (foto di EnricoBrunelli)

Pinot Grigio delle Venezie Doc (foto di EnricoBrunelli)

Milano, 5 aprile 2024 – I vitigni del Pinot Grigio delle Venezie Doc si estendono lungo le colline del Triveneto regalando un panorama unico. La zona di produzione di questo classico vino bianco italiano, che piace molto all’estero, trova in queste terre le condizioni ideali per la coltivazione. “Sono passati sette anni da quando la Denominazione venne costituita, affiancandosi ad altre venti denominazioni di origine coinvolte nella produzione di Pinot Grigio nel Triveneto. Ad oggi nel Nordest si produce l'85% del Pinot grigio italiano – e il 43% di quello globale – e si contano 25.000 ettari vitati a Pinot Grigio potenzialmente destinati alla DOC Delle Venezie, con una produzione di 240 milioni di bottiglie/anno e una filiera produttiva rappresentata da 6.141 viticoltori, 575 imprese di vinificazione e 371 imprese di imbottigliamento”, le parole di Albino Armani, presidente del Consorzio della Doc delle Venezie, tra le più importanti d’Italia, che ha ricordato che la Doc ha avuto e sta tuttora registrando un andamento in controtendenza rispetto al calo generale delle altre denominazioni: nel 2023 il Pinot Grigio delle Venezie ha chiuso un bilancio incoraggiante in un anno complicato, con un totale di 1.661.384 ettolitri imbottigliati nell’anno solare, circa 5 milioni di bottiglie in più rispetto al 2022. Sono i grandi numeri presentati durante la conferenza che il Consorzio Tutela Vini Doc Delle Venezie in collaborazione con Ismea – Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare ha organizzato a Milano per riunire produttori, esperti e stampa e fare il punto sullo stato dell’arte del mercato tra “analisi e strategie per il futuro”.

Pinot Grigio delle Venezie Doc, Val D'Adige (foto di EnricoBrunelli)
Pinot Grigio delle Venezie Doc, Val D'Adige (foto di EnricoBrunelli)

Il mercato visto attraverso i dati mostra il ruolo preminente che il Pinot Grigio Doc Delle Venezie ha assunto nel panorama vitivinicolo italiano, rappresentando un modello di integrazione interregionale unico che abbraccia le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia e la Provincia autonoma di Trento sotto una sola denominazione d'origine e insieme il consolidamento nel panorama internazionale negli ultimi anni. Inoltre, sono stati esaminati i canali di distribuzione, con particolare attenzione all'espansione dell'export, che costituisce oltre il 95% delle vendite totali del vino bianco.

Pinot Grigio delle Venezie Doc (foto di EnricoBrunelli)
Pinot Grigio delle Venezie Doc (foto di EnricoBrunelli)

Durante la conferenza, sono intervenuti Matteo Zoppas, presidente ICE Agenzia per la promozione all'estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e Augusto Reggiani, del Gabinetto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy che hanno sottolineato l'importanza strategica dell'export per il settore vinicolo italiano e le iniziative volte a promuovere l'eccellenza del Made in Italy nel mondo. "La Giornata del Made in Italy, che si terrà il 15 aprile, è una delle numerose iniziative contenute all’interno del recente e più ampio Decreto sul Made in Italy approvato dal Parlamento e rappresenta un importante momento di celebrazione dell'eccellenza italiana nel mondo imprenditoriale. È un'iniziativa che dimostra la nostra vicinanza alle imprese, riconoscendo loro il ruolo di vero motore di produzione del nostro PIL. Il Decreto fornisce nuovi strumenti per contrastare con fermezza il fenomeno dell'Italian sounding (l’imitazione delle eccellenze italiane, ndr), che danneggia gravemente le nostre esportazioni, incluso quindi il settore vitivinicolo, per una cifra complessiva stimata non inferiore ai 75 miliardi di euro all'anno. Nel corso della giornata viene celebrato il Made in Italy in tutto il mondo, anche sensibilizzando e formando i media e le autorità straniere e locali su questa tematica assolutamente cruciale”, ha detto Reggiani.

Pinot Grigio delle Venezie Doc, vitigno (foto di EnricoBrunelli)
Pinot Grigio delle Venezie Doc, vitigno (foto di EnricoBrunelli)

I risultati dell'indagine condotta da Ismea hanno evidenziato una forte adesione delle imprese alla sostenibilità ambientale e una significativa presenza sul mercato internazionale. Gli Stati Uniti si confermano come il principale mercato di destinazione per il Pinot Grigio DOC Delle Venezie, seguiti da Europa e Canada. Le strategie future per il settore, concentrandosi sulla necessità di promuovere la distintività della Doc delle Venezie e sulla valorizzazione del marchio sul mercato globale, sono stati i temi al centro della tavola rotonda conclusiva. Gli interventi hanno evidenziato l'importanza della premiumizzazione del prodotto, vale a dire la tendenza tra i consumatori all’acquisto di prodotti di livello di prezzo superiore, e della costruzione di un'identità distintiva.

La strada pare tracciata e la conferenza ha offerto spunti di riflessione e azioni concrete per consolidare e ampliare il successo del Pinot Grigio delle Venezie sui mercati nazionali e internazionali. Franco Passador, ad di Vivo Cantine Viticoltori Veneto Orientale ha chiuso i lavori con un altro importante elemento distintivo della denominazione bianchista Delle Venezie, ovvero una filiera interamente certificata che utilizza su tutto il vino confezionato in commercio il contrassegno di Stato a garanzia della tracciabilità: “Si tratta di un elemento spesso trascurato nella comunicazione al consumatore che invece dovrebbe essere posto in primo piano, a differenza di altre produzioni di Pinot Grigio a livello nazionale che sono sul mercato prive del contrassegno di Stato. La fascetta contrassegno di Stato è uno dei nostri punti di forza, un messaggio che il consumatore deve comprendere e privilegiare nella scelta d’acquisto”.