A pochi minuti da Trento, tra il lago di Garda e le Dolomiti di Brenta, si apre la suggestiva Valle dei Laghi. All’ombra delle montagne che fanno da cornice a distese di vigneti e di laghetti alpini nascono i migliori vini e le migliori grappe. Due mondi legati dalla stessa mano, un sapere antico tramandato dalle vecchie generazioni ai più giovani, che sanno farne tesoro grazie alla moderna cultura del fare che si sposa alla scienza e alla tecnica. Ma tutto ciò non esisterebbe senza
Ed ecco la formula personale dello strudel prodotto dal re della grappa. Una ricetta, spiega Arrigo Pisoni, “rigorosmente legata alla sobrietà e alle consuetudini locali”.
Ingredienti
- 500 gr di farina bianca O
- un uovo
- un pizzico di sale
- un cucchiaio di zucchero
- 3/4 bicchieri di olio extravergine di oliva
- un bicchiere di acqua tiepida
- pan grattato o biscotti sbriciolati
- 3/4 mele
- pinoli, uva sultanina, noci o nocciole
Preparazione
Per la “pasta matta”: mettere in una zuppiera 500 grammi di farina, impastare bene con acqua, zucchero, uovo e olio e impastare bene. Fare una palla da avvolgere in un foglio di nylon e lasciare riposare 1-2 ore Dopo il riposo dividere la pasta matta in tre parti identiche da stendere col mattarello in fogli molto sottili. Su ogni foglio si stendono i biscotti sbriciolati, o il pan grattato. Sopra si stendono i dadetti di mela, poi una spolverata di zucchero, un pugnetto di pinoli e un pugnetto di uva sultanina ben sparsi. I pinoli possono essere sostituiti o integrati con noci
Quando fuori fa freddo, lo strudel si accompagna con la grappa, davanti al caminetto. L’abbinamento più prezioso è con la grappa Clessidra, morbida e profumata dopo 15 anni di invecchiamento.