Liguria, alla scoperta degli ampi saloni, dei cortili chiostrati, delle terrazze a belvedere
”Mi è parso donque di fare una opera meritoria verso il ben publico di tutte le Provincie Oltramontane, producendo in luce li dissegni da me raccolti nella mia peregrinatione Italica, d’alcuni Palazzi della superba città di Genova. Perché si come quella Republica è propria de Gentilhuomini, così le loro fabriche sono bellissime e commodissime, à proportione più tosto de famigle benché numerose di Gentilhuomini particolari, che di una Corte d’un Principe assoluto”. Pieter Paul Rubens (1577-1640) è considerato il più grande pittore barocco della storia; fiammingo, ha viaggiato a lungo nelle corti europee ed è stato più volte all’inizio del Seicento a Genova, ospite nei Palazzi dei Rolli, il sistema di ville cittadine “da cui si vedeva il mare” destinate a ospitare i grandi personaggi in visita alla nobiltà del luogo. Era il Siglo de Oro di Genova e Rubens oltre che diversi dipinti dedicò un libro essenziale alla città: “I Palazzi di Genova”; in alcuni di essi, e nelle chiese limitrofe, sono contenuti suoi capolavori assoluti, ad esempio il “Ritratto equestre di Giovanni Carlo Doria” alla Galleria di Palazzo Spinola e “Venere e Marte” a Palazzo Bianco. Il Sistema dei Palazzi dei Rolli - raccontati nel Belvedere italiano nel contesto globale di Expo 2020 Dubai - si estende nel centro cittadino attorno a via Garibaldi, la strada più elegante della città. I palazzi che si fregiano di essere Patrimonio dell’Unesco sono ben quarantadue, altri settantacinque sono di grande interesse storico e architettonico e meritano anch’essi una visita. Gli ampi saloni, i cortili chiostrati, le terrazze a belvedere, gli scaloni in marmo sono caratteristiche che li rendono non solo un bene da tutelare, ma da ammirare ripensando ai tempi in cui Genova dominava i mari. “Le Strade Nuove di Genova - spiega l’Unesco - costituiscono un esempio eccezionale d’insieme urbano di palazzi aristocratici di grande valore architettonico, che illustra l’economia e la politica della città mercantile di Genova all’apice del suo potere nel XVI e XVII secolo”. Il loro fascino non è certo stato ingiallito dal tempo.