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Dal treno alla bicicletta: ecco le ferrovie dismesse trasformate in ciclovie

11 aprile 2023
Greenways

Greenways

Bicicletta e treno sono sicuramente i mezzi più ecologici a disposizione, l'una all'interno delle città o per brevi percorrenze, l'altro per viaggi più lunghi. In alcuni casi la sinergia tra le due soluzioni di trasporto diventa davvero suggestiva. E' il caso della conversione di alcuna vecchie tratte ferroviarie in ciclovie, adatte appunto sia per la percorrenza in bicicletta o addirittura per appassionati di running o trekking. Con l'evoluzione della tecnologia ferroviaria e data la particolare conformazione del territorio, in Italia sono state via via abbandonate numerose tratte, e attualmente esistono da Nord a Sud oltre ottomila chilometri ferroviari dismessi. Di questi oltre 1.300 sono già stati riadattati a ciclovie, ma sono in atto diversi progetti per proseguire su questa strada e arrivare in un futuro non troppo lontano a coprire la totalità della rete nazionale.

Patrimonio artistico e paesaggistico

Il recupero delle tratte ferroviarie dismesse ha una duplice valenza, da una parte è utile per mantenere viva la memoria e la storia di una infrastruttura storica che conta, in alcuni casi, di vere e proprie opere d’arte, come gallerie, ponti, viadotti, caselli e stazioni, dall'altra le nuove piste ciclabili offrono percorsi già strutturati, spesso in aree di interesse naturale e paesaggistico, oltre ad essere funzionali e comode da percorrere. In questo solco si inserisce il progetto “Binari verdi”, promosso dall'Associazione Italiana Greenways Onlus in collaborazione con il Touring Club Italiano, che mira a promuovere la conversione delle migliaia di chilometri di ferrovie abbandonate in 'greenway', supportando gli enti locali in tutte le fasi del progetto. Un bel modo per valorizzare i territori attraversati dai percorsi dismessi, con i loro beni storici, architettonici e naturalistici, in modo da regalare ad alcune zone una nuova vita all'insegna del turismo verde.

Sulle coste della Liguria

La Liguria è una regione di mare e montagna e in passato le tratte ferroviarie viaggiavano praticamente addossate alla costa, tagliando i vari paesi che la punteggiano. Con il passare degli anni gradualmente la tratta ferroviaria è stata spostata più all'interno, lasciando così inutilizzate diversi chilometri dell'antica linea. Partendo dalla Riviera di Ponente si trova subito la cosiddetta “Ciclabile della Riviera dei fiori” una ciclovia ricavata dal vecchio tracciato ferroviario che unisce i comuni di Ospedaletti e di San Lorenzo al Mare, 24 chilometri da percorrere letteralmente in riva al mare, con la possibilità di visitare luoghi di incomparabile bellezza e spesso resi celebri dalla mitica “Classicissima di Primavera”, la Milano-Sanremo. Spostandosi verso Genova si incontra poi la tratta Cogoleto-Varazze, in questo caso 4,5 chilometri totalmente pianeggianti e a picco sul mare adatti ad essere percorsi con tutta la famiglia. Passando al Levante tra Levanto e Framura si trova la pista ciclabile “Maremonti” che offre tra una galleria e l'altra scorci particolarmente suggestivi in una delle coste più belle e affascinanti di tutta la regione.

Tra le Dolomiti del Trentino Alto Adige

Panorami mozzafiato in mezzo alle spettacolari Dolomiti è quello che offre la “Ciclabile della Vecia Ferovia dela Val di Fiemme”, un percorso di 32 chilometri che segue il vecchio itinerario della linea tra Egna e Cavalese. L'itinerario attraversa i paesi di Castelfeder, Pinzano, San Lugano, Aguai e Predaia frazione di Molina di Fiemme. Il percorso presenta alcuni tratti in salita e sterrati e quindi è indicato per ciclisti con una certa esperienza ed un discreto allenamento, inoltre è meglio affrontarlo con mountain bike o biciclette con pneumatici adatti. Grande spettacolo anche sulla tratta “Dobbiaco - Calalzo di Cadore” che ricalca il percorso della vecchia ferrovia delle Dolomiti che collegava le province di Bolzano e Belluno, passando per Cortina d’Ampezzo. SI tratta di 65 chilometri anche in questo caso da affrontare prevalentemente con mountain bike e che d'inverno vengono riconvertiti a pista di sci di fondo.

Le bellezze dell'Umbria

Tra le più spettacolari ciclovie d'Italia c'è la “Ciclabile della vecchia ferrovia Spoleto – Norcia”, un percorso che segue la Valnerina tra antichi borghi attraverso gallerie, viadotti e trincee. Il percorso è adatto a tutti, anche famiglie con bambini e offre la possibilità di un tuffo nella natura selvaggia alla scoperta di paesaggi mozzafiato. Il percorso si interseca anche con la ciclovia del Nera, che permette di raggiungere la spettacolare Cascata delle Marmore. Al termine dell'itinerario da non perdere la visita alla cittadina di Norcia compresa una sosta nelle sue tipiche “norcinerie” per assaporare i salumi del luogo.

Un tuffo in Ciociaria

Scendendo verso sud, nel cuore del Lazio da non lasciarsi sfuggire è la “Ciclabile Fiuggi-Paliano”, che corre per 123 chilometri nel mezzo della Ciociaria e che fa parte del più ampio progetto di respiro europeo denominato “EuroVelo” che consente di percorrere quasi 70.000 chilometri in bicicletta in giro per tutto il Vecchio Continente. Il percorso da Fiuggi a Paliano si snoda attraverso numerosi piccoli borghi tutti da vedere e lambisce i Monti Prestini per uno scenario tutto da scoprire. Il fondo è quasi tutto in cemento anche se sono presenti tratti in sterrato e qualche saliscendi che fa consigliare l'utilizzo di mountain bike o biciclette da trekking.