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Alessandria tra storia, arte e cultura: una città preziosa

Il capoluogo e i comuni della provincia vantano preziosi tesori, custoditi in meravigliosi palazzi, musei ed edifici religiosi

di MARINA SANTIN -
7 aprile 2024
Piazza Mazzini a Casale Monferrato

Piazza Mazzini a Casale Monferrato

Con l’apertura della mostra ’Alessandria Preziosa. Un laboratorio internazionale al tramonto del Cinquecento’ (Palazzo del Monferrato, fino al 6 ottobre), la città diventa una destinazione d’arte da non perdere. La rassegna, che racconta la civiltà creativa tra il ‘500 e il primo ‘600, focalizzandosi sulle arti suntuarie negli anni della Controriforma, regala lo spunto per un itinerario di raro fascino in una provincia da sempre luogo di convergenza di forze e culture diverse.

Prima tappa, dopo Palazzo Cuttica (sede del museo civico) e Palatium Vetus, con dipinti dell’alessandrino coevi alle opere della mostra; Borgo Marengo, dove la chiesa e il convento domenicano di Santa Croce accolgono opere legate alle vicende artistiche del ‘500 romano e fiorentino e, al Museo Vasariano, le tavole di Giorgio Vasari.

A Tortona, invece, i lavori (riconducibili al Fiamminghino e a Procaccini) custoditi nella Cattedrale e nel Museo Diocesano mostrano i tratti della cultura figurativa tortonese. Di Procaccini anche il ciclo pittorico intitolato a Sant’Agnese, nella chiesa di Santa Giustina a Torre Garofoli, mentre nella chiesa di San Sebastiano, a San Sebastiano Curone, si trova l’altorilievo della crocifissione di Stefano Vil e la statua in legno policromo di San Sebastiano dello scultore di Novi Ligure Luigi Montecucco.

E proprio a Novi Ligure, nella Basilica di Santa Maria Maddalena, si trova il Gruppo del Calvario, un complesso ligneo di fine ‘500. D’obbligo infine una tappa a Volteggio, dove la Pinacoteca, nel complesso conventuale dei Cappuccini, accoglie oltre 200 opere, dal XVI secolo agli inizi del XIX secolo e, infine, a Casale Monferrato. Qui, il Museo Civico espone opere di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo e l’Autoritratto di Nicolò Musso.