Venerdì 26 Aprile 2024

Jeffrey Toobin si masturba in videoconferenza su Zoom. New Yorker lo sospende

L'editorialista stava partecipando a un incontro di lavoro. Pensava che la telecamera e il microfono del suo pc fossero spenti. "Ho commesso un errore stupido"

Jeffrey Toobin, analista della Cnn

Jeffrey Toobin, analista della Cnn

New York, 20 ottobre 2020. Tradito dallo smart working. Jeffrey Toobin, giornalista del New Yorker e analista della Cnn, non si era accorto che la telecamera e il microfono del suo computer fossero ancora accesi. E così, mentre stava partecipando a una riunione di lavoro (molto probabilmente non troppo avvincente) su Zoom – una delle piattaforme di videochiamate più diffuse al mondo – ha deciso di seguire l'esempio di Lucio Dalla alla fine dell'indimenticabile 'Disperato erotico stomp'. In videoconferenza con l'editorialista di uno dei settimanali più prestigiosi del panorama Usa c'erano alcune delle penne più famose d'America. Toobin, quando ha iniziato a masturbarsi, credeva di essere al riparo da occhi indiscreti, ma così non era.

Ho commesso un errore imbarazzante e stupido. Credevo – ha confessato il 60enne editorialista a Vice – di non essere inquadrato. Pensavo che fosse tutto spento e nessuno potesse vedermi o sentirmi. Mi scuso con mia moglie, la mia famiglia, i miei amici e i miei colleghi”. La clamorosa topica del giornalista, sposato e padre di due figli, è avvenuta durante una simulazione elettorale. A un certo punto Jeffrey ha ricevuto (o ha fatto finta, ancora non è chiaro) una chiamata e abbassato la telecamera. Operazione che però non è riuscita e così i suoi colleghi lo hanno visto mentre era impegnato in singolar tenzone con se stesso.

Terminato il duello, Toobin – molto famoso negli Usa per aver seguito il processo a O.J. Simpson - ha spento Zoom e pochi minuti dopo ha chiesto di essere riammesso alla riunione, senza sapere che gli altri giornalisti presenti alla riunione avevano visto tutto quello che c'era da vedere e pure un po' di più. Il giornalista è stato sospeso dal New Yorker e si è preso una pausa dagli impegni con la Cnn. La sua pagina Facebook è stata letteralmente presa d'assalto. Tantissimi i commenti che si possono leggere sotto l'ultimo post. "Mi sa che l'unica vera inchiesta che hai fatto - scrive Richard Conte - è stata quella nei tuoi pantaloni".