Variante delta, Pfizer chiede l'ok per la terza dose di vaccino. Ecco perché serve

La casa farmaceutica si aspetta un declino dell'efficacia del siero e l'emergere di nuove varianti. Il monitoraggio dei casi: Spagna, Francia, Inghilterra, Giappone

Variante Delta: Pfizer: serve la terza dose (Ansa)

Variante Delta: Pfizer: serve la terza dose (Ansa)

Roma, 9 luglio 2021 - Mentre il mondo è in allarme per i dati della variante Delta del Covid - e il Giappone ha dichiarato un nuovo stato di emergenza, a pochi giorni dalle Olimpiadi -  Pfizer ha annunciato che intende chiedere all'Ema e alla Fda, le autorità del farmaco in Ue e Usa, il via libera per una terza dose del suo vaccino contro il Covid 19.  Pfizer annuncia inoltre che a sei mesi dalla vaccinazione, l'efficacia del siero declina sebbene sia ancora sufficiente a prevenire la malattia nelle forme più gravi. La terza dose dovrebbe aumentare la protezione considerato l'incremento di nuovi ceppi di virus. Il gruppo farmaceutico prevede, inoltre, di avviare nel mese di agosto studi clinici per una versione aggiornata del suo vaccino, che proteggerebbe meglio dalla variante Delta.

Terza dose vaccino: domande e risposte

Indice Rt e incidenza in crescita. Contagi regione per regione

Scrive Pfizer: "Mentre la protezione contro le forme più gravi della malattia resta alta per sei mesi dopo la vaccinazione" prosegue il testo, "ci aspettiamo un declino nell'efficacia contro la malattia sintomatica e ci aspettiamo anche il continuo emergere di nuove varianti. In base alla totalità dei dati disponibili, Pfizer e BioNTech ritengono che una terza dose sarebbe di beneficio fra i 6 e i 12 mesi dopo la seconda dose, per mantenere alti i livelli di protezione".  Insomma per la prima volta si comincia concretamente a parlare di un richiamo autunnale o invernale.  Quanto alle cifre: Israele aveva annunciato questa settimana che aveva visto scendere l'efficacia del vaccino Pfizer dal 90 al 64% man mano che si espande la variante Delta.  La buona notizia è che secondo Pfizer, un richiamo del vaccino sviluppato con BioNTech porta a quintuplicare o decuplicare gli anticorpi rispetto a quelli sviluppati con la seconda dose. Ma certo si tratta di cominciare a pensare a una campagna di richiami mentre buona parte della popolazione occidentale ancora non ha completato la prima vaccinazione (per non parlare di altre zone del mondo).  

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Sommario:

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La replica di Oms, Fda e Ema

Non è ancora chiaro se un eventuale richiamo del vaccino anti covid sia utile per mantenere la protezione contro il coronavirus, precisa l'Oms rispondendo a Pfizer.  "Non sapremo se il richiamo sia necessario per mantenere la protezione contro il Covid fino a che non saranno raccolti altri dati, ma la questione è allo studio dei ricercatori. Ci sono dati limitati disponibili relativi alla durata della protezione assicurata dai vaccini e se può servire una ulteriore dose e a chi", ha precisato l'Oms, secondo quanto riporta il Guardian.  Fda e Cdc frenano Pfizer sulla terza dose di vaccino anti-covid. Con una mossa assolutamente insolita, le due agenzie Usa hanno emesso un comunicato per spiegare come in America per ora "non serve la somministrazione di una terza dose". Fda e Cdc sottolineano che "non sono le aziende ma la scienza a stabilire quali le necessità". 

Al momento "è troppo presto per confermare se e quando sarà necessaria una dose di richiamo per i vaccini Covid-19, perché non ci sono ancora abbastanza dati dalle campagne di immunizzazione e dagli studi in corso per capire quanto durerà la protezione dai vaccini", replica a caldo l'Ema (Agenzia europea dei medicinali) alla presa di posizione delle autorità sanitarie Usa sull'inutilità di dosi supplementari di vaccino oltre il ciclo previsto. Comunque, l'Ema esaminerà i dati non appena saranno disponibili", in modo da garantire procedure rapide per un'autorizzazione "il prima possibile qualora ciò fosse necessario".

Spagna: quinta ondata

In Spagna la quinta ondata di Covid 19 è trenta volte più potente di quella della scorsa estate, scrive El Mundo, sottolineando però che i casi sono meno gravi e l'età media dei ricoverati è più bassa - anche per effetto della vaccinazione sui soggetti più anziani.  L'ondata di questa estate, la quinta, secondo il quotidiano spagnolo presenta un ritmo ascendente pari a quella dell'estate scorsa (la seconda ondata), ma i casi sono moltiplicati per 30.

Intanto il governo spagnolo ha prorogato al 24 luglio la quarantena obbligatoria per i viaggiatori in arrivo dall'India, per evitare il propagarsi della variante indiana del Covid-19. La misura è obbligatoria per tutti gli arrivi, con o senza scalo, dall'India e dura per dieci giorni dall'arrivo. Quarantena limitata a sette giorni se il viaggiatore risulta negativo al tampone molecolare (Pcr). E' esentato l'equipaggio del'aereo. Durante la quarantena, i viaggiatori devono rimanere negli alloggi e limitare l'accesso di terzi.

La nuova mappa dell'Ecdc sull'incidenza del Covid in Europa
La nuova mappa dell'Ecdc sull'incidenza del Covid in Europa

Gran Bretagna, cresce la Delta

Gli effetti della variante Delta del Covid 19 continuano a vedersi in Gran Bretagna, dove si è manifestata per prima. Nel 97% delle regioni inglesi, i contagi sono in aumento, eppure il Paese si prepara alla revoca delle restrizioni sanitarie, incluso l'obbligo per le mascherine all'interno, e la riapertura dei locali notturni, che il governo Johnson ha annunciato per il 19 luglio.  Una decisione che decine di medici e scienziati condannano come "pericolosa e non etica" in una lettera al governo pubblicata dalla prestigiosa rivista medica The Lancet.  Ad essere più colpiti saranno i non vaccinati, e al momento solo la metà della popolazione ha ricevuto due dosi di vaccino. La Gran Bretagna viaggia adesso attorno ai trentamila contagi quotidiani, anche se le cifre dei decessi sono ancora molto basse.  Le ricadute di un aumento anche non letale delle infezioni sul sistema sanitario nazionale saranno pesantissime. Gli assembramenti e i festeggiamenti per la vittoria in semifinale all'Euro 2020 - e quelli per l'eventuale vittoria in finale domenica sera - sono un altro motivo di preoccupazione.

Francia: variante al 50%

La variante Delta del coronavirus è stata confermata nel 50% dei nuovi casi individuati in Francia, ha dichiarato il ministro della Salute francese Olivier Veran a 'France Inter'. Il trend è in crescita, secondo Veran, convinto che nel fine settimana la variante individuata per la prima volta in India diventerà maggioritaria.  La variante Delta, che ha "una carica virale del 60% più contagiosa di altri ceppi virali, sta sostituendo tutti gli altri ceppi coronavirus. Presto sarà in maggioranza, probabilmente questo fine settimana nel nostro Paese. Non era lontana dal 50% ieri sera'', ha sottolineato Veran, convinto che ''aumenteranno i casi in Francia e nel mondo''.

Giappone in stato di emergenza

A partire da lunedì, a pochi giorni dall'inizio dei giochi olimpici, a Tokyo entrerà in vigore il quarto stato di emergenza per contenere il brusco aumento di contagi. La decisione è stata presa nella serata di ieri dal premier Yoshihide Suga al termine del vertice straordinario con la task force di esperti nominata dal governo per supportare nella lotta alla pandemia. Le misure restrittive resteranno in vigore fino al 22 agosto, coprendo l'intero periodo delle Olimpiadi che pertanto si svolgeranno sotto particolari misure di sicurezza e senza la presenza di pubblico a seguire gli eventi sportivi. Il bollettino ufficiale aggiornato a ieri ha riportato 2.246 nuovi casi di coronavirus nel Paese, superando la soglia di allerta dei 2.000 casi giornalieri per il secondo giorno consecutivo. Gli aumenti più consistenti sono stati riscontrati a Tokyo, che ha registrato ben 896 contagi.

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Intanto la fiamma olimpica è arrivata a Tokyo per una cerimonia in uno stadio vuoto, all'indomani della decisione delle autorità giapponesi e degli organizzatori dei Giochi di bandire gli spettatori da numerosi luoghi a causa del Covid. A due settimane dalla cerimonia di apertura, in programma il 23 luglio, la fiamma olimpica è stata portata sul palco in una lanterna e consegnata simbolicamente a Yuriko Koike, la governatrice di Tokyo, sotto la pioggia.

Nuovo record in Sud Corea

La Corea del Sud segna un nuovo record di contagi da Covid-19 e porta al livello più alto le misure di contenimento della pandemia nella capitale, Seul, sui timori di una nuova ondata di infezioni. Si registrano oggi 1.316 nuovi contagi (1.236 dei quali sviluppati localmente), il numero più alto in un singolo giorno dall'inizio della pandemia, con l'80% dei nuovi casi riscontrati nell'area metropolitana di Seul, dove vive circa la metà della popolazione.  Il premier Kim Boo-kyum ha annunciato l'innalzamento delle misure di contenimento del virus nella capitale per due settimane a partire da lunedì prossimo: saranno vietate le aggregazioni oltre le tre persone e le lezioni in presenza dopo le ore 18. Rimarranno, poi, chiusi i luoghi di intrattenimento come pub, night club e stadi, mentre ai ristoranti sarà permesso avere clienti solo fino alle 22. Il nuovo picco di contagi giunge mentre la campagna di vaccinazione procede a rilento: solo 15,47 milioni di persone, il 30,2% dei 52 milioni di sud-coreani ha ricevuto almeno una dose, mentre pienamente vaccinati sono 5,57 milioni i pienamente vaccinati, l'11% del totale.