Thailandia, i bambini saranno evacuati dalla grotta in fasi diverse

Il problema sarà riportarli a casa. Diverse ipotesi allo studio

Uno dei bambini bloccati in grotta in Thalinadia (Ansa)

Uno dei bambini bloccati in grotta in Thalinadia (Ansa)

Mae Sai (Thailandia), 4 luglio 2018 - Smaltita la gioia di averli ritrovati tutti vivi, ora bisogna trovare il modo di riportare a casa sani e salvi i 12 ragazzi thailandesi intrappolati dal 23 giugno insieme al loro allenatore di calcio in una grotta allagata della Thailandia.

Thailandia, bambini nella grotta. Ecco perché è così difficile salvarli

Una cosa è certa: dovranno attendere ancora per esser portati via di lì. I soccorritori comunque non tenteranno nulla prima di giovedì. Il livello attuale d'acqua nelle grotta impedisce il rientro dei ragazzi, che totalmente inesperti, non potrebbero immergersi per quasi due chilometri lungo un percorso considerato difficile anche per subacquei professionisti, tra stretti cunicoli allagati di melma. In più bisogna tenere conto dello stato di salute dopo oltre 10 giorni in una grotta.

A questo punto il salvataggio potrebbe avvenire in fasi diverse, con uno scaglionamento sulla base delle condizioni di salute di ogni singolo ragazzo. "Non possono uscire tutti e 13 nello stesso momento", ha spiegato il governatore provinciale di Chiang Rai, Narongsak Osatanakorn, che coordina le operazioni, "se sono adeguate le condizioni e se quella quella persona è pronta al 100%, allora può uscire". 

Al momento i ragazzi vengono curati e alimentati per riportare il gruppo a una forma fisica ideale per uno sforzo fisico che potrebbe essere provante. Ma i ragazzi stano abbastanza bene, quello che ha dei problemi fisici è proprio l'allenatore 25enne Ekapol, meglio noto come 'Aek'. Il giovane è molto debole perché ha lasciato ai ragazzini, tutti tra gli 11 e i 16 anni di età, tutta l'acqua e gli snack che il gruppo si era portato dietro nell'escursione.

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Ma forse c'è anche un'opzione che non prevede l'immersione, infatti alcuni ragazzi hanno raccontato ai sub della squadra di soccorso di aver sentito abbaiare i cani, il canto di un gallo e bambini che giocano. Ciò fa ritenere ai soccorritori che esista un varco o un pozzo da cui poter accedere alla grotta sottoterranea, che si trova a un chilometro di profondità, senza tuffarsi nei canali melmosi. Comunque i ragazzi si stanno allenando con le maschere e stanno imparando a respirare, anche se nessuno ha ancora provato a fare immersioni.

Ruetaiwan Patisen, portavoce dei soccorritori ha detto che non c'è fretta di portare il gruppo fuori dalla caverna: lì è sicuro. Altra problema potrebbero essere ulteriori piogge che alzerebbero il livello attuale d'acqua nelle grotta, aumentando il percorso subacqueo. Oggi non ha piovuto e 20 pompe d'estrazione hanno drenato 10 mila litri di acqua all'ora. Inoltre stati identificati e bloccati due torrenti che corrono dentro la grotta.

Le autorità stanno anche cercando di fare qualcosa per per mantenerne alto l'umore, hano chiesto di installare una linea telefonica per farli parlare con i genitori, anche se i tentativi di piazzare i cavi finora non ha avuto successo.

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