Thailandia, un immagine dei bimbi nella grotta nel nuovo video (Facebook)
Bangkok, 4 luglio 2018 - Magri ma in buona salute, sorridenti e riconoscenti con i loro soccorritori. Sono immagini rassicuranti quelle che arrivano dalla Thailandia, dove i dodici bambini intrappolati da undici giorni in una grotta stanno facendo pratica sott'acqua con le maschere, in vista di un ritorno in superficie che richiederà estesi periodi di immersione, e per il quale non c'è ancora una tempistica stimata. In un nuovo video della Navy Seal Thai pubblicato su Facebook si vedono i ragazzini avvolti in coperte termiche argentate, mentre si presentano uno a uno alle telecamere per ringraziare i loro soccorritori, dicono di stare bene e salutano le famiglie che li aspettano. I giovani, ritrovati insieme al loro allenatore dopo nove giorni di ricerce, appaiono in buona salute, anche se smunti nei lineamenti ma comunque capaci di scherzare con i sub della Marina che da lunedì sera, il giorno del ritrovamento (VIDEO), passano il tempo con loro sulla sponda fangosa dove il gruppo aveva trovato riparo dalle inondazioni che hanno sommerso larghi tratti della grotta Tham Luang.
Thailandia, bambini nella grotta. Ecco perché è così difficile salvarli
I bambini saranno evacuati dalla grotta in fasi diverse
I TEMPI - La situazione resta difficile. Sono state predisposte scorte di cibo per 4 mesi, tanto che ieri sembrava fosse questo il tempo necessario per riuscire a tirarli fuori. Ma Narongsak Osotthanakorn, governatore locale e capo delle operazioni di soccorso, ha smentito come "ridicole" le affermazioni di un ufficiale della marina che aveva indicato quest'arco di tempo per il recupero dei tredici. Quando avverrà questo, però, non è chiaro. Di certo le previsioni meteo che segnalano ulteriori piogge nei prossimi giorni hanno fatto accelerare i piani di evacuazione. Dalla Svezia sono state inviate speciali maschere subacquee per tentare di portarli fuori dalla grotta il prima possibile. I bambini stanno facendo pratica sott'acqua, ma il gruppo non sa nuotare e le quadre di soccorso vogliono che l'acqua nella grotta scenda il più possibile prima di dare il via alle operazioni di recupero.
Il tentativo di portatre il gruppo in superficie, in ogni caso, non avverrà oggi, come ha chiarito Osatanakorn, perché il livello dell'acqua non è sceso ababstanza per provare la traversata. Le operazioni di preparazione continuano però 24 ore su 24, nella speranza che il recupero diventi possibile nei prossimi giorni, prima del previsto ritorno delle piogge, che renderebbe inutili i massicci sforzi di pompare l'acqua all'esterno della grotta. "Non c'è fretta", i ragazzini cominceranno a nuotare nelle acque delle strette caverne verso l'uscita, distante 3 chilometri, quando sarà possibile", ha detto Ruetaiwan Patisen, la portavoce dei soccorritori. Con loro ci sono dieci soldati delle forze speciali, che hanno impiegato circa 4 ore per raggiungerli.
CONTATTI - Intanto, non hanno ancora avuto successo i tentativi di far comunicare i ragazzi con i loro genitori via telefono perché il telefono militare che doveva essere utilizzato è stato messo fuori uso dall'acqua durante il trasporto, ha annunciato un portavoce militare delle operazioni di soccorso. Un nuovo tentativo di stabilire un collegamento telefonico è tuttora in corso, ed è considerato una priorità per fornire sostegno psicologico ai giovani calciatori.
