Covid, Hong Kong allo stremo: obbligo tampone per tutti. Lam: "Situazione di guerra"

Nuovo record di 8.674 nuove infezioni: sistema sanitario al collasso. Inasprite le restrizioni, la governatrice chiede aiuto a Pechino. Stanziati 19 miliardi per far fronte alla crisi

Covid, a Hong Kong ospedali al collasso

Covid, a Hong Kong ospedali al collasso

Roma, 23 febbraio 2022 - È allarme rosso a Hong Kong. O meglio è una "situazione di guerra", come l'ha definita la governatrice Carrie Lam. Mentre la maggior parte dell'Europa comincia un graduale ritorno alla normalità, infatti, l'isola si trova ad affrontare la quinta ondata di contagi Covid, la peggiore dall'inizio della pandemia, che minaccia di sopraffare il sistema sanitario. Molti pazienti sono già costretti ad aspettare su letti improvvisati al di fuori dei pronto soccorso e parcheggi adibiti a sale d'attesa dei reparti. Il record giornaliero è di 8.674 nuove infezioni, il numero più alto in un unico giorno dall'inizio della pandemia, e 43 i nuovi decessi. Il dato si accompagna a uno studio secondo cui il tasso di mortalità tra i non vaccinati che hanno contratto la malattia è dello 0,54%, diciotto volte superiore a quello di chi è rimasto contagiato dopo la somministrazione del vaccino.

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In questa situazione, il fallimento della politica zero Covid, ordinata dalla Cina, ha reso necessaria la reintroduzione di severe restrizioni, tra cui la chiusura delle scuole a marzo fino al 20 aprile, e il prolungamento del divieto, sempre fino al 20 aprile, ai voli da e per otto Paesi (Australia, Gran Bretagna, Canada, Francia, India, Pakistan, Filippine e Stati Uniti). Ieri la governatrice Carrie Lam ha deciso che, a partire da marzo, tutti i 7,5 milioni di residenti saranno sottoposti a tre tamponi obbligatori. Ma non solo. La pandemia grava anche sulle finanze e il responsabile di Hong Kong ha presentato un pacchetto di aiuti da 170 miliardi di dollari (19,2 miliardi di euro), che prevede fra l'altro agevolazioni fiscali e per i consumi, per far fronte alla grave crisi economica e sociale.

Sommario

Hong Kong nella quinta ondata

Carrie Lam
Carrie Lam

La massima autorità della città, Carrie Lam, è stata costretta ieri ad ammettere che la sua amministrazione non è stata in grado di far fronte all'impennata di nuove infezioni, alimentata dalla variante Omicron, e ha così chiesto aiuto a Pechino, che costruirà una serie di reparti ospedalieri temporanei e unità di isolamento. "L'epidemia in rapido peggioramento ha ampiamente superato la capacità del governo di affrontarla - sono state le parole Lam -. Pertanto, il sostegno del governo centrale è indispensabile per combattere il virus".

La lotta al contagio ha assunto toni molto forti, e la stessa leader, citata dai media locali, l'ha paragonata a una "situazione di guerra", sottolineando, in risposta a una domanda sulla possibilità che inviare i tamponi in Cina per le analisi possa essere considerata una violazione di legge, che "non possiamo lasciare che le leggi esistenti ci fermino dal fare quello che dobbiamo fare. Questa non è la mentalità per combattere una guerra". 

Rigide restrizioni: scuole chiuse e voli vietati

La drammatica situazione ha portato il governo anche a inasprire nuovamente le restrizioni e le regole di distanziamento sociale. Secondo quanto riporta il South China Morning Post, quotidiano di Hong Kong, nei parchi coloro che fanno attività all'aperto dovranno indossare la mascherina da domani, giorno in cui entra in vigore il nuovo pass vaccinale. Oltre a ciò, le scuole e le diverse attività commerciali come palestre, bar e saloni di bellezza rimarranno chiusi fino alla fine di aprile. E restano vietati fino al 20 aprile i voli provenienti da nove Paesi, tra cui Gran Bretagna e Stati Uniti.

Lam ha anche confermato che Hong Kong continuerà a cercare di isolare tutti i pazienti affetti dal Covid, compresi i pazienti asintomatici, in strutture temporanee in costruzione con l'aiuto delle autorità di Pechino. "Ribadiamo che l'isolamento è ancora il nostro obiettivo politico", ha affermato.

Tamponi obbligatori per tutti

Tamponi a Hong Kong
Tamponi a Hong Kong

Ma non solo. Difronte alla quinta ondata la governatrice ha anche deciso che, a partire da marzo, tutti i 7,5 milioni di residenti della città dovranno sottoposti a tre tamponi obbligatori. "Coloro che rifiutano saranno ritenuti responsabili", ha assicurato. Si dovrebbe arrivare fino a 1 milione di test al giorno

170 miliardi di dollari per affrontare la crisi

La quinta ondata di Covid a Hong Kong
La quinta ondata di Covid a Hong Kong

E la pandemia grava anche sulle finanze. Il responsabile di Hong Kong ha presentato un pacchetto di aiuti da 170 miliardi di dollari (19,2 miliardi di euro) che prevede fra l'altro agevolazioni fiscali e per i consumi, di fronte a una recrudescenza del Covid che sta determinando una grave crisi economica e sociale. "La nostra economia e i mezzi di sussistenza delle persone sono stati sottoposti a un'enorme pressione negli ultimi mesi", ha affermato il segretario alle finanze Paul Chan durante un discorso annuale sul bilancio - e la performance economica del primo trimestre non ci fa essere ottimisti".