Covid, Omicron travolge Hong Kong: pazienti lasciati in strada. Cosa sta succedendo

Le strutture sanitarie sono quasi al collasso. Verranno testati tutti i 7,5 milioni di abitanti. Il governo cinese: "Attuare ogni misura per contenere i contagi"

Pazienti Covid lasciati all'esterno degli ospedali a Hong Kong (Ansa)

Pazienti Covid lasciati all'esterno degli ospedali a Hong Kong (Ansa)

Roma, 17 febbraio 2022 - Un'ondata Covid senza precedenti sta travolgendo Hong Kong dove gli ospedali sovraffollati sono costretti a lasciare pazienti in strada e il governo cinese ha chiesto alle autorità locali di "attuare tutte le misure necessarie" per contenere i contagi e di "dare priorità al controllo della situazione Covid sopra ogni altra cosa". In pochi giorni la variante Omicron ha iniziato a dilagare nella metropoli e nel resto del territorio autonomo nel sud della Cina, una delle aree più densamente abitate del mondo, portando a un'impennata di accessi alle strutture sanitarie. Data la gravità della situazione, Hong Kong ha deciso che sottoporrà a test tutti i suoi 7,5 milioni di abitanti.

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La situazione a Hong Kong

Da giorni il sistema sanitario di Hong Kong è tornato sotto pressione per un enorme aumento di casi di Covid-19 e la situazione è quasi al collasso al punto che molti pazienti infetti sono curati anche al di fuori degli ospedali. Ieri sono stati segnalati 4.285 nuovi casi, un record per la città, ma stamattina un primo aggiornamento diffuso dal quotidiano South China Morning Post indicava oltre 6.100 nuovi positivi al coronavirus. Più di 10.000 persone sono in attesa di essere ricoverate negli ospedali, ci sono immagini di barelle e letti con pazienti lasciati in strada, all'esterno delle strutture sanitarie, e - riporta la Bbc - gli esperti avvertono che i casi potrebbero salire fino a 28.000 al giorno. Le autorità locali hanno affermato che 9 persone sono morte a causa del virus nelle ultime 24 ore, inclusa una bambina di 3 anni. 

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Covid, a Hong Kong ospedali al collasso
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Il governo cinese

La situazione di Hong Kong allerta l'intera Cina al punto che ieri il presidente Xi Jinping ha esortato le autorità locali a prendere "tutte le misure necessarie" per controllare un'ondata senza precedenti di infezioni della variante Omicron, secondo quanto riportato dai giornali pro-Pechino di Hong Kong. L'appello giunge il giorno dopo che il capo esecutivo del territorio autonomo Carrie Lam ha escluso un lockdown totale della metropoli su modello cinese. Dall'inizio della pandemia, Hong Kong ha aderito alla politica "zero Covid" della Cina continentale. Ma dalla comparsa, a fine dicembre, dei primi casi della variante Omicron, altamente contagiosa, la città ha registrato più di mille casi al giorno con gli ospedali ormai vicini al collasso.

Le autorità locali

"Il governo di Hong Kong, in conformità con l'importante istruzione del presidente Xi Jinping - è la risposta di Carrie Lam dopo l'intervento del presidente cinese - si assumerà la responsabilità primaria di adottare tutte le misure necessarie per salvaguardare la vita e la salute delle persone di Hong Kong". La Cina rimane uno dei pochi Paesi al mondo ad applicare la politica "zero Covid" che consiste nell'eliminare qualsiasi focolaio epidemico confinando intere città per settimane, cercando casi di contatto ed effettuando screening di massa. A inizio gennaio questo tipo di misura è stato applicato alla nave da crociera 'Spectrum of the Seas' con migliaia di persone a bordo che fu bloccata a Hong Kong per 9 casi sospetti di Omicron. Ma non è chiaro quanto una politica del genere possa essere efficace in un'area urbana densamente abitata come Hong Kong dove probabilmente non è possibile tornare a zero casi adottando solo un blocco completo degli accessi.