Guerra Ucraina e fake news: dal 'fantasma di Kiev' al finto ritiro

L'ingegnere informatico e pilota David Cenciotti: "Ecco come riconoscere i falsi". Il mistero degli aerei fantasma

Roma, 26 febbraio 2022 - Ucraina, la guerra è anche d'informazione. Tra aerei fantasma, Ghost di Kiev e molto altro. Ha cominciato il ministero della Difesa russo, postando un video che avrebbe dovuto dimostrare il ritiro delle truppe dalla Crimea. Era il 16 febbraio, il segretario generale dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, non ci era cascato e aveva ribattuto a Putin: "La Russia conserva la capacità di invadere senza preavviso", era stata la sua analisi. Sappiamo com'è finita. La guerra è anche via social, da Facebook a Twitter a Telegram. 

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Le insidie sono quotidiane. Giornalisti di tutto il mondo, dalla Cnn alla Bcc a Usa Today, hanno scoperto molti video e foto fake. Immagini di altri conflitti e di altri anni, in arrivo da Gaza o dal Libano.  Persino videogiochi finiti in tv. Tra le ultime storie incerte c'è quella del Ghost di Kiev, il 'fantasma' presentato - anche dal ministero della Difesa ucraino - come asso dell'aviazione che avrebbe abbattuto sei aerei russi e già su Wikipedia, che però si mantiene prudente.

David Cenciotti, 46 anni, ingegnere informatico
David Cenciotti, 46 anni, ingegnere informatico

David Cenciotti, 46 anni, ingegnere informatico, ex ufficiale dell’Aeronautica, pilota privato e giornalista, è abituato a sminare le trappole. ‘The aviationist’, il suo 'blog aeronautico’, dal 2006 è un punto di riferimento per il settore. David, avete scritto del Ghost e di altri casi, descritti come ’nebbia di guerra’. “E le reazioni sono state delle più diverse, comprese le accuse di essere filo russi”. Invece. “Invece sono analisi basate su elementi oggettivi. Che inducono alla prudenza. Bisogna essere molto cauti. Naturalmente vale per entrambe le parti”. Spieghi. “Parlando del Ghost di Kiev: intanto, conoscendo il velivolo, ritengo altamente improbabile che la storia sia reale. Non posso escludere che possa essere stato abbattuto qualche velivolo russo. Ma sei da un solo pilota in così poco tempo è davvero molto difficile”. Perché? “Quel Mig 29 è stato costruito tra gli anni Sessanta e Settanta. Credo che il primo volo sia del ’77. Come concezione questi aerei risalgono a una cinquantina di anni fa, sono entrati in servizio una decina di anni dopo. Si confrontano con un’aviazione dotata di sistemi molto più avanzati. Poi: se anche fosse carico di missili, ne porterebbe sei. Davvero difficile pensare che possa aver abbattuto sei aerei russi, utilizzando tutte le armi a disposizione”. La sua conclusione? “Ci possono essere stati abbattimenti. Ma che sia stato un solo pilota... E poi non ci sono evidenze di battaglie aeree. Inoltre è stato condiviso migliaia di volte un video del presunto abbattimento di un aereo russo. Indicato da molti come la prova dell’esistenza di questo pilota leggendario. In realtà si trattava di immagini registrate su un simulatore di volo molto famoso. E molto realistico. Ma sempre simulatore era”. Si poteva capire? “Con qualche attenzione sì. Dal suono del velivolo al modo in cui si muoveva la camera”. Sono comparsi anche videogiochi presentati come bombardamenti. “Molte volte cadono nel tranello anche gli addetti i lavori. Questa guerra di informazione riguarda entrambe le parti.  Quindi bisogna prendere ogni cosa con molta attenzione. Perché non è detto che se è stata condivisa da un ente ufficiale, necessariamente sia vera”. In questi giorni si è parlato e scritto molto anche di altri voli fantasma, comunque misteriosi. Come un jet privato Mosca-Nassau, che ha sfidato le bombe per raggiungere il paradiso fiscale. Magari a bordo qualche oligarca russo. “Non è uno di quelli che abbiamo osservato. Mi è capitato invece di vedere le segnalazioni di aerei in partenza, con molta probabilità, dall’Ucraina, diretti in Romania o in Polonia. Voli misteriosi perché in una zona di conflitto, con uno spazio aereo che sostanzialmente dovrebbe essere chiuso, hanno sfidato  la possibilità di essere abbattuti e intercettati. Questo è l’aspetto più strano. E su questo possiamo esprimerci perché abbiamo visto gli screenshot. I voli quindi ci sono stati”. Sono voli fantasma? “Diciamo che sfuggono al tracciamento delle piattaforme,  possiamo anche chiamarli così. Me ne sono stati segnalati 5, nello screenshot se ne vedono 4, procedono insieme. La segnalazione è delle 14.40 di venerdì, sono diretti verso la Polonia. Non possiamo dire con certezza da dove siano partiti. Ma sono aerei da trasporto, An 26 Antonov. Aerei che sono registrati ma anche costruiti in Ucraina. Quindi possiamo dire con ragionevole certezza che sono partiti da quel Paese".

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