Roma, 30 giugno 2018 - Come ogni anno dal 2015, scatta oggi l'Asteroid day: una giornata internazionale istituita per ricordare l'asteroide che - come un'apocalittica palla di fuoco - il 30 giugno 1908 bruciò 60 milioni di alberi a Tunguska, in Siberia. Ora, con la diffusione dei social, la minaccia degli asteroidi incombenti sulla nostra povera Terra è diventata una delle paure ricorrenti, e fa sorgere come funghi le fake news in materia. Un esempio? Il famigerato asteroide Nibiru, divenuto una vera star del web e dipinto come 'cattivissimo', in realtà non esiste proprio e resta minaccioso solo nella testa di chi non cerca riscontri scientifici alla notizia.
E così l'Asteroid Day ha come obiettivo quello di combattere queste false notizie e nel contempo far conoscere gli asteroidi vicini alla Terra per capire come difendersi, se e quando sarà necessario. L'appuntamento richiama interesse e curiosità in tutto il mondo, e anche in Italia sono numerosi gli appuntamenti previsti, da Aosta a Reggio Calabria, con incontri, conferenze, aperitivi e serate al telescopio.
Le iniziative sono coordinate dal Virtual Telescope fondato e diretto dall'astrofisico Gianluca Masi che da anni organizza osservazioni astronomiche in diretta a tutto il mondo. E per oggi prevede una sessione osservativa in streaming dedicata agli asteroidi e con il commento dal vivo, organizzata in collaborazione con L'Ansa. In programma inoltre dirette web organizzate da Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Osservatorio Europeo Australe (Eso). "È fondamentale dare informazioni corrette - sottolinea Masi - perché tra le fake news più frequenti ci sono gli annunci ricorrenti di asteroidi giganteschi, di cui si sottolineano le dimensioni notevoli e l'imminenza di un impatto quando non esistono nemmeno".
Avere informazioni serie e attendibili è invece fondamentale per capire che cosa fare per proteggere la Terra da eventuali impatti. Lo ha dimostrato l'esplosione di un meteorite avvenuta nel 2013 sulla città russa di Chelyabinsk e quella del 21 giugno scorso avvertita sempre in Russia, a Sud di Mosca. Nel frattempo si cerca di conoscere gli asteroidi da vicino, come sta facendo la sonda giapponese Hayabusa2, che dopo un viaggio di tre anni e mezzo di viaggio ha raggiunto l'asteroide Ryugu, a 280 milioni di chilometri dalla Terra per studiarlo e perfino per provare a 'bombardarlò per catturare campioni delle sue rocce e riportarli a Terra.