Roma, 13 settembre 2022 - Pensioni, rivalutazione anticipata a ottobre grazie al decreto Aiuti bis per dare un po' di respiro a chi è stretto tra caro energia e incubo bollette, mentre l'inflazione corre. Ecco quali saranno gli adeguamenti e chi potrà usufruirne.
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L'aumento da ottobre
L'aumento sarà del 2% anche se la misura sarà transitoria e scadrà a fine anno. A novembre si aggiungerà la differenza nel calcolo dell'inflazione 2021. L'aumento vale quindi per le mensilità di ottobre, novembre e dicembre 2022.
La tredicesima è compresa negli aumenti?
Sì, la rivalutazione anticipata riguarderà anche la tredicesima.
"In via eccezionale"
La decisione è stata assunta in "via eccezionale" nel decreto Aiuti bis. L'obiettivo è quello dichiarato nel testo: "Contrastare gli effetti negativi dell'inflazione per l'anno 2022 e sostenere il potere d'acquisto delle prestazioni pensionistiche".
La soglia per beneficiarne
La misura è stata anticipata rispetto al mese di gennaio 2023, ed è valida solo per coloro che ricevono un assegno fino a un massimo di 2.692 euro lordi.
Perché l'anticipo
La rivalutazione arriva in anticipo per fronteggiare la corsa dell'inflazione, l'operazione è stata messa in campo grazie al decreto Aiuti bis.
Gli aumenti previsti
Ma a quanto ammontano gli aumenti previsti? Partendo dal massimo - 2.692 euro lordi -, parliamo di 210 euro in più; che si ridurranno a soli 11 euro per la pensione minima da 524 euro. Le cifre intermedie: 80 euro per una pensione lorda di mille, 160 per una di 2mila.
"Un segnale positivo"
Antonello Orlando, esperto della Fondazione studi consulenti del lavoro, è moderatamente ottimista. "Chiaramente parliamo di un 2% che è un valore estremamente contenuto - riconosce - ma è intelligente anticiparlo perché evita di aspettare quando sarà troppo tardi".
A questo link i dati dell'osservatorio pensioni dipendenti pubblici 2022