Inflazione in Italia senza freni: ad agosto +8,4%, record dal 1985. Pesano energia e clima

Volano i prezzi del 'carrello della spesa' e dei beni energetici. Coldiretti: gli italiani hanno tagliato gli acquisti di frutta e verdura. Allarme sui consumi anche di Confesercenti

Roma, 31 agosto 2022 - Inflazione senza freni in Italia, come nel resto d'Europa. E a pesare sul prezzo dei prodotti non è solo il costo dell'energia. A rendere l'impatto ancora più pesante è anche il cambiamento climatico che sta mettendo in ginocchio le produzioni agricole a causa della siccità.

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Secondo le stime preliminari dell'Istat, ad agosto l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,8% su base mensile e dell'8,4% su base annua (da +7,9% del mese precedente). "Sono l'energia elettrica e il gas mercato libero che producono l'accelerazione dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (in parte mitigata dal rallentamento di quelli dei carburanti) e che, con gli alimentari lavorati e i beni durevoli, spingono l'inflazione a un livello che non si registrava da dicembre 1985 (quando fu +8,8%)", spiega l'Istat. Volano i prezzi del cosiddetto 'carrello della spesa' ad agosto segnando un aumento del 9,7% che non si osservava da giugno 1984.

Inflazione, impennata per energia e clima
Inflazione, impennata per energia e clima

Sommario

Energetici e alimentari, rincari choc

Tornando al quadro generale, l'accelerazione dell'inflazione su base tendenziale si deve prevalentemente da una parte ai prezzi dei beni energetici (la cui crescita passa da +42,9% di luglio a +44,9%) e in particolare degli Energetici non regolamentati (da +39,8% a +41,6%; i prezzi dei beni energetici regolamentati continuano a registrare una crescita molto elevata ma stabile a +47,9%), e dall'altra a quelli dei beni alimentaria lavorati (da +9,5% a +10,5%) e dei beni durevoli (da +3,3% a +3,9%). Registrano, invece, un rallentamento i prezzi dei servizi relativi ai trasporti (da +8,9% a +8,4%). L'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +4,1% a +4,4% e quella al netto dei soli beni energetici da +4,7% a +4,9%. Su base annua accelerano i prezzi dei beni (da +11,1% a +11,8%) mentre è sostanzialmente stabile la crescita di quelli dei servizi (da +3,6% a +3,7%).

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I dati dell'Eurozona

Numeri pesantissimi anche per l'Eurozona. L'inflazione annuale dell'area euro dovrebbe attestarsi al 9,1% ad agosto, anche in questo caso un nuovo record, in aumento rispetto all'8,9% di luglio. Lo riporta la stima flash di Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione Europea. Guardando alle principali componenti dell'inflazione, si prevede che l'energia avrà il tasso annuo più alto ad agosto (38,3%, rispetto al 39,6% di luglio), seguita da cibo, alcol e tabacco (10,6%, rispetto al 9,8% di luglio), beni industriali non energetici (5,0%, rispetto al 4,5% di luglio) e servizi (3,8%, rispetto al 3,7% di luglio).

Coldiretti: giù i consumi di frutta e verdura

Da un'analisi di Coldiretti emerge che i prezzi dei prodotti alimentari e delle bevande (spinti da caro energia e siccità e dal taglio dei raccolti) fanno segnare un aumento complessivo medio del +10,2% che ha costretto gli italiani a tagliare gli acquisti in quantità nel carrello della spesa. Il balzo dell'inflazione costerà alle famiglie italiane 564 euro in più solo per la tavola nel 2022. I prezzi dei beni alimentari non lavorati come frutta e verdura aumentano su base annua del +9,7% - continua Coldiretti - anche per effetto delle speculazioni che sottopagano le produzioni agli agricoltori e fanno triplicare i prezzi dell'ortofrutta dai campi alla tavola. Il risultato è che per effetto delle difficoltà economiche e del caro prezzi nel carrello della spesa gli italiani hanno tagliato gli acquisti di frutta e verdura che crollano nel 2022 dell'11% in quantità rispetto allo scorso anno, su valori minimi da inizio secolo, secondo l'analisi della Coldiretti sulla base dei dati Cso Italy/Gfk Italia dai quali emerge che il consumo di frutta delle famiglie nel primo semestre del 2022 si è attestato a 2,6 milioni di tonnellate in quantità. Gli italiani - precisa la Coldiretti - hanno ridotto del 16% le quantità di zucchine acquistate, del 12% i pomodori, del 9% le patate, del 7% le carote e del 4% le insalate, mentre per la frutta si registra addirittura un calo dell'8% per gli acquisti di arance, considerate unanimemente un elisir di lunga vita.

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Confesercenti: 1.300 euro di spese in in meno a famiglia

Anche Confesercenti lancia l'allarme consumi: "Prosegue la corsa dell' inflazione che - sottolinea -, insieme al caro bollette, rischia di produrre un pesante effetto domino sui consumi delle famiglie e sul Pil: senza un'inversione di tendenza, l'aumento di prezzi e utenze porterà nei prossimi due anni a una minore spesa di 34 miliardi, oltre 1.300 euro in meno a famiglia". Secondo l'associazione delle imprese, "si tratta di uno scenario preoccupante, dunque, con un dato inflazionistico che nella storia del Paese non si vedeva da 35 anni". Bene, dunque, "l'apertura sul price cap a livello europeo: ora bisogna proseguire a tutta velocità verso il raggiungimento di una linea comune sul tetto al prezzo del gas, per frenare l'impennata dei prezzi ed impedire un effetto drammatico sulle economie, anche alla luce della nuova interruzione delle forniture di gas all'Europa da parte di Gazprom. Non possiamo perdere tempo - conclude Confesercenti - famiglie ed imprese sono schiacciate dai continui rincari, senza interventi tempestivi il caro-bollette rischia di spingere fuori mercato decine di migliaia di imprese e centinaia di migliaia di lavoratori".

Confcommercio: a rischio 120mila imprese

"Da qui ai primi sei mesi del 2023, sono a rischio circa 120mila imprese del terziario di mercato e 370mila posti di lavoro": è la stima dell'Ufficio Studi di Confcommercio, che denuncia "la corsa inarrestabile dei prezzi delle materie prime energetiche e un'inflazione che viaggia intorno all'8% - in gran parte determinata proprio dalle tensioni sulle materie prime causate dalla guerra in Ucraina - si sta abbattendo sui bilanci delle imprese del terziario e della distribuzione tradizionale e moderna con un aumento delle bollette che, di giorno in giorno, diventa sempre più insostenibile".

Landini: basta chiacchiere, servono misure

il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, avverte che con l'inflazione balzata "ad agosto all'8,4% su base annua, le chiacchiere non servono. Così non si regge. Il decreto aiuti bis mette risorse inadeguate per i lavoratori e i pensionati: c'è bisogno subito di un intervento urgente per tutelare salari e pensioni già impoveriti". Lo afferma i.