Decreto Aiuti bis: vetrate amovibili per verande e balconi, il permesso non serve più

Cosa sono le Vepa e perché diventano interventi di edilizia libera. L'associazione: ecco quanto risparmierà una famiglia su bollette, oneri e tempi

Roma, 20 settembre 2022 - Nel decreto Aiuti bis - appena approvato in via definitiva dal Senato - c'è anche una novità importante sulle vetrate amovibili. Da oggi 20 settembre questi lavori saranno considerati infatti interventi di edilizia libera. Quindi non serviranno più permessi.

Le caratteristiche delle vetrate

Le vetrate dovranno essere "scorrevoli, amovibili e totalmente trasparenti, in grado di ridurre la dispersione termica e favorire il risparmio energetico. Potranno quindi essere realizzate senza alcun titolo abilitativo, certificazione o autorizzazione".

Le regole fissate dall'articolo 33 quater

Il decreto all'articolo 33 quater liberalizza "gli interventi di realizzazione e installazione di vetrate panoramiche amovibili e totalmente trasparenti, cosiddette VEPA, dirette ad assolvere a funzioni temporanee di protezione dagli agenti atmosferici, miglioramento delle prestazioni acustiche ed energetiche, riduzione delle dispersioni termiche, parziale impermeabilizzazione dalle acque meteoriche dei balconi aggettanti dal corpo dell’edificio o di logge rientranti all’interno dell’edificio".

No alla variazione di volumi

Ma c'è un limite preciso: le vetrate non devono configurare "spazi stabilmente chiusi con conseguente variazione di volumi e di superfici, come definiti dal regolamento edilizio-tipo, che possano generare nuova volumetria o comportare il mutamento della destinazione d’uso dell’immobile anche da superficie accessoria a superficie utile".

Ancora: "Tali strutture devono favorire una naturale microaerazione che consenta la circolazione di un costante flusso di arieggiamento a garanzia della salubrità dei vani interni domestici ed avere caratteristiche tecnico-costruttive e profilo estetico tali da ridurre al minimo l’impatto visivo e l’ingombro apparente e da non modificare le preesistenti linee architettoniche”.

Il testo in Pdf

"Una battaglia lunga anni"

Vito Chirenti, presidente di Assvepa - associazione italiana vetrate panoramiche, che associa 4. 000 produttori - ricorda di aver iniziato questa battaglia tre anni fa e oggi commenta: "Un cambiamento importante per le famiglie che si tradurrà in un risparmio sulle bollette calcolabile tra i 300 e 500 euro all'anno. Non solo: si risparmieranno i tempi lunghi dei permessi e gli oneri. Dalle nostre informazioni oggi un Comune chiede in media 6-8.000 euro per una vetrata di 6 metri".

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