Una riunione dell'Eurogruppo (Imagoeconomica)
Bruxelles 7 aprile 2020 - Tutti d'accordo a lanciare un piano Marshall europeo, ma non su che tipo di aiuti metterci dentro. Tanti i nodi da sciogliere nella riunione dell'Eurogruppo tra i ministri delle Finanze della zona euro, cominciata - in ritardo - alle 16 e interrotta più volte. La ripresa serale continuava a slittare: fissata prima per le 21, poi per le 22, poi per le 23. Ad annunciare l'ultimo appuntamento è, su Twitter, il portavoce del presidente Mario Centeno. "Stiamo lavorando duro per arrivare ad un accordo", scrive Luis Rego. Insomma, si lavora in notturna e non si vede la fine della discussione, tanto che la conferenza stampa virtuale sui risultati dell'Eurogruppo è stata fissata alle 10 del mattino. Nel frattempo, i lavori dell'Eurogruppo continueranno nella notte, soprattutto con contatti e negoziati bilaterali. Ma non è possibile, per ora, prevedere, quando vi sarà una conclusione della riunione.
Non è una partita facile: le posizioni del blocco del Nord, guidato da Olanda e Germania e quello del Sud, con Italia, Francia Spagna in testa, rimangono distanti. Il lavoro natturno, con una pausa dietro l'altra, è per consentire ai ministri di lavorare sul testo delle conclusioni accettabili da tutti.
Si stanno studiando, secondo fonti diplomatiche Ue, "tre diverse proposte di compromesso". Nelle ipotesi di accordo sarebbe menzionato il fondo proposto dalla Francia per finanziare la ripresa, che nella proposta avanzata dal ministro Bruno Le Maire dovrebbe emettere obbligazioni comuni (tecnicamente dovrebbe essere un Spv, Special Purpose Vehicle), ma senza un accordo sulle modalità di finanziamento dello stesso. Ci vorranno "fiumi di denaro", ha detto il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli. Bisognerà però vedere come sarà formulato il passaggio,
Sul tavolo il pacchetto di misure per rispondere alla crisi economica innsecata dall'epidemia di Coronavirus. Due, in particolare, i punti di rottura che dividono gli stati Membri tra i 'falchi' che vogliono ricorrere alle linee di credito del Mes (Fondo salva stati), seppur con condizionalità "light", e chi invece - come l'Italia - chiede un fondo per emettere degli "eurobond" ad hoc per finanziare la ripresa attraverso la mutualizzazione del debito. E a pochi minuti dall'inizio del vertice è intervenuta l'Olanda che, per voce del ministro delle Finanze Wopke Hoekstra, ha ribadito il suo "no" agli eurobond, invocando l'utilizzo del Mes "ma sempre con delle condizioni". Ben più aperta la posizione della Spagna: "Siamo con Italia e Francia, ma lavoriamo con i vari Paesi per una proposta che abbia appoggio, sia efficace, ed operativa al più presto", dice la ministra delle Finanze iberica, Nadia Calvina.
Ciò su cui sono sicuramente d'accordo gli stati dell'Eurogruppo, è per esempio il piano da 200 miliardi della Banca europea per gli investimenti per garantire liquidità alle imprese e lo strumento SURE (la cosiddetta 'Cassa integrazione europea') da 100 miliardi per aiutare gli Stati membri a finanziare meccanismi come la cassa integrazione.
Di Maio e Fico
"Penso che sia interesse di tutti, con una crisi di questa portata, trovare in tempi rapidi un accordo che garantisca il futuro di tutta l'Europa - ha scritto su facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio -. Perché qui non si tratta di singoli paesi, ma come ho già detto: se cade uno cadono tutti. E ripeto che non ci interessano i nomi degli strumenti da usare, ma arrivare a una soluzione che sia soddisfacente per il popolo italiano e per quello europeo".
Oggi, intanto il presidente della Camera, Roberto Fico, ha inviato una lettera, di sua inziativa, ai vertici Ue. L'Europa "sia solidale", la richiesta di Fico. E metta in campo risposte "condivise" per affrontare l'emergenza sanitaria ed economica. Serve una "mobilitazione di risorse senza precedenti, specialmente nell'Eurozona", è l'appello del numero uno di Montecitorio. FOCUS Il link per il download della app AutoCert19 per chi possiede un dispositivo mobile Apple: https://onelink.to/autocert19
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